La tassa automobilistica, comunemente conosciuta come bollo auto, va pagata ogni anno. Cosa cambia per il bollo auto nel 2022? Ecco tutte le novità.
Il bollo auto, ovvero la contribuzione legata al possesso di un veicolo regolarmente iscritto al PRA (Pubblico Registro Automobilistico) va pagato una volta all’anno. Gli automobilisti italiani devono versare una cifra sostanziosa rispetto ad altri Paesi dell’Unione Europea. In Italia, lo abbiamo visto anche con il costo dei carburanti, si registrano numerosi record negativi in quanto ad esborsi. Il costo medio della tassa di proprietà, ad esempio, in Germania è del 20% inferiore rispetto a quello italiano.
In Italia la legge impone che anche i veicoli che non vengono usati da tanto tempo o restano fermi devono essere sottoposti al pagamento in quanto immatricolati. In sostanza, al di là dell’utilizzo, nessuno può fare a meno di pagare il bollo. Se un’auto è immatricolata, però, da più di 30 anni, la legge esonera il proprietario della vettura d’epoca del pagamento del bollo, indipendentemente dall’eventuale iscrizione al registro storico. Le auto storiche, invece, con età compresa tra i 20 e i 29 anni, in possesso del certificato di rilevanza storica (CRS), hanno invece diritto alla riduzione del 50% sull’importo totale.
La cifra da versare per il bollo varia in base alla potenza della vettura (kilowatt) e in base alla classe di inquinamento. Quindi se guidate una vettura datata ed inquinante il conto sarà più salato. Il calcolo del bollo è possibile farlo, accendendo al sito Agenzia delle Entrate oppure il sito ACI online. Online si può pagare attraverso l’Home Banking, l’app IO, il sito delle Poste Italiane, il sito dell’Agenzia delle Entrate e altre piattaforme. Il bollo auto si può anche pagare con PagoPa. Un consiglio per chi si appresta a cambiare veicolo è quello di consultare prima dell’acquisto della vettura, l’importo da versare per il bollo.
Scadenza bollo auto 2022
La scadenza del bollo è fissata entro il mese successivo a quello dell’immatricolazione della vostra automobile. Quindi se, ad esempio, avete immatricolato la vostra vettura a luglio, dovrete pagare il bollo entro il 31 agosto. Se non si effettua il pagamento, scattano delle sanzioni già dal primo settembre. Vi invitiamo ad accedere al portale ACI per trovare tutte le informazioni in base alla regione. Ciascuna regione, a causa della pandemia, ha proposto delle proroghe per la scadenza della tassa.
Il bollo auto, come anticipato, è saldabile sia per mezzo dei servizi online, sia con i metodi più tradizionali. Al momento la cosa migliore è effettuare il pagamento sul portale web perché, di persona, si può incorrere in code e disservizi. E’ giusto ricordare che il passaggio a vetture ibride ed elettriche rappresenta un bel vantaggio, come capirete, leggendo questo articolo. Le vetture elettriche sono soggette ad esenzione della tassa per diversi anni, mentre le ibride, in base alle regioni, hanno da 3 a 5 anni di bollo gratuito.
Il pagamento del bollo non è obbligatorio per tutti. Come anticipato, il bollo auto non si paga per vetture con più di 30 anni, ma anche nei primi cinque anni per auto alla spina. Vi rimandiamo alle decisioni delle singole regioni che hanno potuto scegliere di introdurre esenzioni specifiche, nel pieno rispetto del massimale imposto dalle normi statali. Qualora il bollo non venga saldato alla scadenza del termine prefissato, scattano delle sanzioni economiche in baso al ritardo.
Pagamento del bollo
Cosa succede se il bollo non viene pagato? In questo caso è prevista una sanzione economica in funzione del periodo di ritardo. C’è però una tolleranza che permette un leggero margine di tempo per poter regolarizzare i debiti senza subire sanzioni. In particolare, la tolleranza permette un prolungamento, ovvero il mese successivo a quello di immatricolazione del mezzo. Se questo giorno cade di domenica o festivi, si può pagare il giorno seguente.
C’è un periodo di tolleranza minimo (entro l’ultimo giorno del mese successivo alla scadenza) e qualora fosse un giorno festivo, si può saldare entro il giorno seguente. Se il pagamento non viene effettuato, la legge impone quanto segue: entro il 14° giorno dalla scadenza si deve pagare lo 0,1% in più per ogni giorno di ritardo. Tra il 15° e il 30° giorno il supplemento è dell’1,5% in più per ogni giorno di ritardo. Tra il 31° e il 90° giorno il supplemento giornaliero è dell’1,67%. Tra il 91° e il 365° giorno il supplemento raggiunge il 3,75% in più al giorno. Oltre il 365° giorno viene applicata una multa pari al 30% del bollo più un interesse dello 0,5% per ogni sei mesi di ritardo.
Se dopo tre anni il pagamento della tassa non viene effettuato, si è soggetti alla riscossione coattiva, che comporta il fermo amministrativo del mezzo e il pignoramento del conto corrente. Una bella novità riguarda l’opportunità, decisamente, funzionale dell’opzione “Ricorda la Scadenza” attraverso il portale ACI che vi consentirà di ricevere un SMS di notifica prima della scadenza. Oltre alla data, verrà indicato anche l’importo esatto da versare.