Malgrado siano passati diversi mesi, Grosjean crede ancora nella possibilità di effettuare il test che Mercedes gli promise dopo l’incidente.
E’ passato più di un anno e mezzo dal rogo del Bahrain da cui è uscito miracolosamente illeso. In quei giorni, il team principal della Mercedes Toto Wolff promise a Romain Grosjean, ormai in partenza dalla F1 direzione America, che gli avrebbe dato l’opportunità di provare la monoposto che più di ogni altra stava dominando nel Circus.
Ma, come sappiamo, lo scoppio della pandemia ha rovinato tutti piani e ogni attività extra è stata messa in stand-by. Specialmente quelle che prevedevano spostamenti tra nazioni.
Ribadita a più riprese da Stoccarda l’intenzione di rispettare la promessa fatta, finora l’idea non si è concretizzata. Si farà o non si farà, dunque, questo test? La domanda non ha trovato ancora risposta, ma sono in molti a porsela.
Ecco perché il pilota ginevrino, oggi 6° della generale IndyCar con 75 punti contro i 118 del leader Josef Newgarden, ha deciso di pubblicare un video su Twitter, in cui oltre a mostrare le sue innumerevoli tute, fa vedere con orgoglio quello che sarà il suo casco durante l’evento.
L’elvetico pare avere la certezza che il team vincitore della coppa costruttori in F1 dal 2014 al 2021 sarà di parola. D’altronde lo stesso dirigente delle Frecce d’Argento l’aveva sottolineato dopo le problematiche logistiche avute nelle scorse due stagioni.
“Si farà sicuramente“, aveva detto, anche se ci riferiamo ad un’epoca in cui la scuderia non aveva rivali, mentre oggi è in affanno. “Ci siamo impegnati per farlo e stiamo cercando di capire le rispettive esigenze dovute ai nostri impegni“.
Un ulteriore intoppo potrebbe essere rappresentato proprio dall’improvviso calo delle prestazioni accusato dalla sua W13. Una delusione totale che sta mettendo a dura prova la psiche dei vertici e della coppia Hamilton – Russell.
Dal canto suo il neo 35enne, aveva raccontato di un sms inviato a boss Wolff qualche giorno dopo il traumatico GP di Abu Dhabi dello scorso dicembre che ha visto Lewis perdere il titolo a favore di Verstappen.
“Mi aveva risposto “Dobbiamo farti salire su quella macchina quest’anno”. Siamo entrambi ansiosi che si avveri“, aveva ricordato, scherzando poi sul fatto che, certamente, soffirà di mal di collo non calcando più una monoposto tanto probante da diverso tempo.
Per l’ex driver Haas è tramontata anche un’altra opportunità, ad inizio marzo, quando, in teoria avrebbe potuto prendere il posto di Mazepin. Alla fine, invece, il sedile è andato a Magnussen, nel 2020 suo vicino di box e come lui migrato negli States.
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