La Red Bull proviene da un inizio di stagione molto deludente, e molti esperti del settore la stanno criticando. Ecco gli ultimi commenti.
L’inizio della nuova era della F1 ci sta offrendo dei colpi di scena a ripetizione in questi primi appuntamenti, con molte sorprese e qualche delusione. La più grande è sicuramente la Red Bull, che era uscita dai test del Bahrain con il miglior tempo assoluto staccato da Max Verstappen ed il ruolo da grande favorita.
Sulla RB18 era arrivato un grosso pacchetto di sviluppi proprio in occasione dell’ultima giornata di prove invernali, che secondo Helmut Marko aveva garantito un passo in avanti di circa mezzo secondo al giro. Il campione del mondo non si era fatto troppi problemi a cercare la miglior prestazione, oltre ad imporre un passo gara impressionante nelle simulazioni effettuate.
Tuttavia, la prima doccia fredda è arrivata la settimana successiva, in occasione del Gran Premio del Bahrain. La Ferrari di Charles Leclerc ha messo a referto la pole position, il giro più veloce e la vittoria, con Carlos Sainz secondo a completare una trionfale doppietta. La Red Bull se n’è dovuta tornare a casa con un doppio ritiro, causato da un identico guasto anche sulla monoposto di Sergio Perez alla pompa del carburante.
La vendetta è arrivata una settimana più tardi a Jeddah, dove l’iridato ha battuto Leclerc per appena mezzo secondo, in uno dei finali più tirati nella storia della F1. Il Cavallino aveva lasciato l’Arabia Saudita con grande ottimismo, consapevole che quel tipo di vista avrebbe dovuto giocare nettamente più a favore del team di Milton Keynes.
A Melbourne, la Ferrari ha rifilato una batosta non indifferente alla compagine diretta da Christian Horner, che ha dovuto far fronte ad un nuovo ko tecnico sulla vettura di Verstappen. Il figlio di Jos non aveva mai avuto il passo del rivale, che a fine gara ha rifilato oltre venti secondi all’altra RB18, quella di Perez. Il Circus ora sbarca in Europa, e ad Imola gli anglo-austriaci porteranno degli importanti sviluppi, nella speranza di chiudere il gap con la F1-75.
Dopo le parole di Jacques Villeneuve, che nel corso della settimana ha aspramente criticato la Red Bull elogiando quanto fatto dalla Ferrari, anche l’ex pilota Marc Surer non ha usato dei toni benevoli nei confronti del team di Milton Keynes. Lo svizzero ex F1 ha concesso un’intervista a “Formel1.de“, accusando il lavoro degli anglo-austriaci.
“Il distacco di Verstappen nel mondiale? Ci sono ancora venti gare da svolgere, in realtà non è così elevato. Sembra tanto, fa brutta figura, ma in compenso bisogna dire che ha vinto una gara. Ciò significa che è in grado di vincere e penso che sia la cosa più importante da imparare“.
“La Red Bull sa anche come rendere veloce un’auto”, ha aggiunto l’uomo che è arrivato quarto nel Gran Premio d’Italia del 1985 con la Brabham. Sanno già dove sono i loro punti deboli. Quindi non sono davvero preoccupato che prima o poi recupereranno al 100%. Quello che è successo in Australia è che una linea si è rotta, quindi o hanno un punto debole lì dentro o è stata montata male. Non dovrebbe succedere davvero“.
“O la parte era semplicemente troppo debole o non è stata costruita correttamente, o quello che credo piuttosto, perché un’auto come la loro si è rotta, a tal punto da farmi pensare che probabilmente l’assemblaggio è stato semplicemente sciatto e ciò ha prodotto dei risultati così negativi“.
Un’accusa piuttosto piccante quella arrivata da Surer, che sicuramente non farà felici i vertici del team di Milton Keynes. Quel che è certo è che occorrerà lavorare molto duramente per recuperare il terreno perduto, e le gare passano in fretta. Imola sarà un appuntamento cruciale, altrimenti la stagione sarà tutta in salita.
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