Flavio Briatore ha trascorso molti anni in F1, ma la sua vita è legata anche e soprattutto al mondo degli affari. Ecco cosa fa oggi.
La vita di Flavio Briatore è sempre stata guidata da uno spiccato senso per gli affari, che lo hanno reso uno degli imprenditori di maggior successo del panorama mondiale. Flavio è famoso anche per il grande talento nel campo sportivo e manageriale, che lo hanno portato ad ottenere dei risultati eccezionali nel mondo della F1.
Dopo alcuni procedimenti giudiziari da cui venne prosciolto, Flavio Briatore comincia a interessarsi al mondo della F1 nei primi anni Novanta. Famosa la sua frase con cui descrive da sempre il Circus, definendola un business e non uno sport vero e proprio. Vista la sua bravura nel campo del managemente, decise di impegnarsi direttamente nel Circus a partire dal Gran Premio d’Australia 1988, grazie alla famiglia Benetton, che lo coinvolge nell’attività della scuderia anglo-italiana.
Il team era nato per volontà di Davide Paolini e Peter Collins nel 1986, quando sostituì la piccola Toleman, squadra con la quale Ayrton Senna aveva esordito nel 1984, arrivando secondo a Monaco. Qui Briatore all’inizio degli anni novanta ottiene l’incarico di direttore commerciale e poi, dopo il licenziamento dei vertici della società, ne diventa direttore esecutivo, trasformando la scuderia in una squadra competitiva.
Dopo aver assunto e licenziato in poco tempo l’ingegnere John Barnard, chiama in squadra Tom Walkinshaw come direttore tecnico, il quale nel 1991 ha l’intuizione di ingaggiare dalla Jordan il giovane pilota Michael Schumacher, malgrado questi abbia all’attivo una sola gara in F1 disputata in quella stessa stagione, al Gran Premio del Belgio.
Briatore riuscì a strappare ad Eddie Jordan il ragazzino prodigio, che un anno dopo vinse proprio a Spa la prima gara in F1. Nel biennio 1994-1995, la Benetton sale sul tetto del mondo, spodestando la dominante Williams grazie al talento del tedesco ed alla crescita tecnica della sua compagine.
Dopo alcuni anni difficili che fecero seguito alla partenza di Schumacher in direzione Ferrari, la Benetton venne acquisita dalla Renault nel 2002, ma Flavio Briatore venne confermato come team principal, ingaggiando subito Fernando Alonso, lo spagnolo che riuscì ad interrompere la dittatura del Cavallino che andava avanti dal 2000.
Fernando e Briatore vincono il titolo piloti nel 2005 e nel 2006, ma anche la Renault fa il pieno tra i costruttori, battendo prima la McLaren e poi la Ferrari. La carriera di Flavio nel Circus termina nel 2009, a seguito della radiazione causata dal crash-gate di Singapore, quando Nelson Piquet andò a sbattere per favorire la vittoria di Alonso. Flavio è stato poi riabilitato, ed oggi lavora nuovamente nel Circus.
Flavio Briatore, ecco i motivi della sua ricchezza
Oltre alle fortune conquistate grazie ai successi in pista, Flavio Briatore può vantare un patrimonio di 200 milioni di dollari secondo Forbes anche grazie alle diverse attività imprenditoriali che porta avanti da anni. Su tutti spicca ovviamente la catena del Billionaire, in Italia presente in quel di Porto Cervo, dove è possibile incontrare l’ex team principal soprattutto nei mesi estivi.
I locali di Flavio Briatore sono frequentati da personaggi facoltosi e molto famosi, spesso e volentieri si tratta anche di calciatori e gente influente. Recentemente, Flavio ha aperto un nuovo punto ristoro della sua catena Crazy Pizza anche a Roma, situato in via Vittorio Veneto 167.
L’ex boss di Benetton e Renault è coinvolto in altre centinaia di attività imprenditoriali, su cui spiccano proprio le due che abbiamo elencato in alto. Va segnalato anche il Lion in The Sun, un lussuoso resort in Kenya, ed è anche azionista della squadra di calcio inglese Queens Park Rangers Football Club, compagine che ha militato anche in Premier League nelle ultime stagioni. Una vita sempre al massimo e che punta sempre alla ricerca di nuove ispirazioni.