La Red Bull ha bisogno di reagire ad Imola, ma occorre non incappare in altri guasti tecnici. Helmut Marko chiarisce qualche dubbio.
C’è delusione e rammarico in casa Red Bull dopo il pessimo inizio stagionale, e la classifica parla chiaro al termine delle prime tre tappe extra-europee. La Ferrari è in fuga, e la Mercedes, nonostante una monoposto non certo da primato, è davanti agli anglo-austriaci sia in classifica piloti che in quella costruttori. Una vera e propria caporetto per la squadra di Christian Horner, che dovrà trovare adesso la forza per reagire a cominciare da Imola.
Il campione del mondo e Sergio Perez sono stati costretti al ritiro nel finale in Bahrain, traditi da un guasto alla pompa del carburante. L’olandese ha dovuto dire addio ai sogni di gloria anche in Australia, mentre stava inseguendo l’imprendibile F1-75 del monegasco, avviata verso una trionfale vittoria.
Verstappen ha dovuto accostare poco dopo la metà gara, subito dopo aver comunicato al suo ingegnere di aver sentito uno strano odore provenire dalla sua monoposto. Poco dopo la bandiera a scacchi, Helmut Marko aveva smentito i problemi di affidabilità, parlando di alcuni guai con il carburante che stanno mettendo a serio rischio le possibilità di mondiale per la Red Bull.
Per effettuare dei controlli extra, la power unit del figlio di Jos è stata inviata in Giappone, direttamente alla Honda, per cercare di capire cosa c’è che non va. Oltre alle noie tecniche, il team di Milton Keynes ha anche altri problemi, legati alle performance ed alla gestione delle gomme.
Dopo le prime due prove in notturna, in Australia si è gareggiato di giorno, e le temperature più elevate dell’asfalto hanno portato ad un chiaro problema di graining che ha rallentato i due piloti in gara. In determinati fasi della corsa infatti, anche le Mercedes di Lewis Hamilton e George Russell avevano più ritmo di Perez, il che è molto indicativo. A Milton Keynes dovranno lavorare su più fronti per tenere aperto un mondiale che è partito dannatamente in salita.
La Red Bull è la monoposto più inaffidabile del lotto, ed in questa F1 è fondamentale raccogliere qualsiasi punto per sperare di restare aggrappati alla battaglia per le prime posizioni. Helmut Marko, Super-consulente del team di Milton Keynes, ha voluto dire la sua ad “ORF“, raccontando le novità che arrivano dalla Honda in merito ai guasti tecnici.
“L’affidabilità. Abbiamo dovuto prendere molto e ora siamo molto indietro rispetto a Charles Leclerc. Tuttavia, abbiamo risposto rapidamente alle cose. I problemi che abbiamo avuto in Bahrain erano diversi dai problemi che abbiamo avuto in Australia e anche diversi dai problemi che abbiamo avuto nei test invernali. Ma secondo Honda (che ancora mantiene e assembla i motori Red Bull, ndr) possiamo contare sui problemi da risolvere per la prossima gara“.
“Va tutto bene. Il problema non era nel motore stesso, ma nella linea del carburante, che scoppiava ad alta pressione. E pensiamo che abbia a che fare con il problema del porpoising. Abbiamo un buon controllo dell’effetto porpoising, ma ci sono ancora piccoli movimenti, principalmente a causa del modo in cui la macchina va ad atterrare dopo i saltellamenti. Riteniamo che questa sia stata la causa principale del danno alla pompa del carburante“.
Obiettivamente, quella degli uomini Honda e della Red Bull appare una giustificazione molto difficile da leggere, dal momento che la RB18 è la monoposto che soffre meno il porpoising, e che vetture come la Ferrari e Mercedes che saltellano in continuazione non hanno avuto problemi rilevanti. La gara di Imola ci dirà molto riguardo ai guai tecnici della squadra anglo-austriaca, e per le loro ambizioni mondiali è fondamentale portare a casa un buon bottino di punti.
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