Domenicali torna a commentare la fallimentare esperienza in Ducati di Valentino Rossi: un matrimonio non a lieto fine.
Dopo aver vinto con Honda e Yamaha, sicuramente Valentino Rossi pensava di poter fare lo stesso anche con la Ducati. Ma ben presto ha capito che sarebbe stato molto difficile trionfare in sella alla Desmosedici GP.
Il nove volte campione del mondo ha raccontato che già dal primo test a Valencia le sensazioni erano state negative. Immediatamente si rese conto che forse aveva commesso un errore nel decidere di trasferirsi nel team italiano. Ma comunque ha cercato di dare il massimo per vincere una sfida che poi ha perso.
Solo Casey Stoner riusciva a vincere con la moto di Borgo Panigale e anche dopo l’addio del Dottore la situazione è stata complicata fino a quando il progetto non è stato preso in mano da Gigi Dall’Igna, che ha riportato la Ducati a essere competitiva.
MotoGP, Domenicali sul mancato successo di Valentino Rossi in Ducati
Ducati e Rossi sono rimasti scottati da quell’avventura non andata bene, ma ciascuna delle parti poi è andata avanti. Il team col tempo ha ritrovato competitività e ha vinto due titoli costruttori, mentre Valentino è tornato in Yamaha e ha ritrovato la gioia sia di risalire sul podio che di vincere delle gare.
Claudio Domenicali è tornato a parlare di quell’esperienza che non ha portato i risultati sperati: “La Ducati di oggi – riporta MotorCycleSports – è molto diversa da quella che ha guidato Valentino Rossi per due anni. Credo che sarebbe stato competitivo con la moto 2021. Non ci siamo pentiti, eravamo solo in un momento nel quale non eravamo fatti l’uno per l’altra. La moto era sviluppata per Stoner e con lui aveva grandi prestazioni. Per gli altri era molto difficile”.
Domenicali ribadisce che non c’è pentimento nell’aver ingaggiato Valentino Rossi, però il momento nel quale correre insieme non è stato il migliore. L’amministratore delegato di Ducati è sicuro che se Valentino avesse guidato la Desmosedici GP21, i risultati sarebbero stati differenti.
Effettivamente la moto di Borgo Panigale è radicalmente cambiata nel corso degli anni. Adesso può essere sfruttata guidandola con diversi stili di guida. Se un tempo c’era solo Stoner che poteva stare costantemente davanti, ora lo scenario è completamente differente. È possibile che con una Ducati più simile a quella moderna, anche il pesarese sarebbe riuscito a fare risultati positivi. Non ci sarà mai la controprova.