In una intervista, il responsabile Michelin Taramasso ha provato a dare una spiegazione sul perché Bastianini riesca ad emergere rispetto agli altri.
E’ stato un inizio di Mondiale 2022 all’insegna dell’imprevedibilità quello della MotoGP. Chi si sarebbe aspettato dopo 4 gare che in testa a tutti ci fosse Enea Bastianini? A dire la verità in pochi. I grandi favoriti, da Pecco Bagnaia a Fabio Quartararo, passando per Marc Marquez ma anche le due Suzuki di Joan Mir e Alex Rins per ora, per motivi diversi, hanno avuto un approccio difficile a questo campionato. Ma la situazione è talmente fluida che da weekend a weekend le cose possono cambiare. E adesso si sbarca in Europa, dove finalmente forse vedremo i reali valori in campo.
Di certo di questa situazione di “anarchia” ne ha beneficiato lo spettacolo. Finora infatti gare tutte molto accese, con sfide anche inedite ma soprattutto tanti sorpassi, in pieno stile MotoGP. Segno che non serve per forza che i big si muovano per accendere la bagarre in pista.
E grande merito per questo spettacolo è anche delle gomme Michelin, che come ogni anno si evolvono per permettere alla MotoGP di mantenere alto il livello di competitività di tutti ma soprattutto per avere uno spettacolo dal primo all’ultimo giro. Come ha confermato ai microfoni di Motorsport.com il responsabile Piero Taramasso, che sull’ultima gara ad Austin ha voluto segnalare come tanti piloti abbiano fatto il loro miglior giro nella seconda parte della corsa, segno che i pneumatici non hanno avuto alcun cedimento.
Sarà pure stata una gara particolare quella americana, corsa su un tracciato con diversi punti riasfaltati dopo i noti problemi degli scorsi anni che hanno fatto gridare all’allarme sicurezza per i piloti, ma sta di fatto che le gomme hanno fatto la differenza in positivo, permettendo a tutti di esprimersi al massimo fino alla fine. Proprio il responsabile Michelin ha voluto sottolineare come le coperture francesi abbiano funzionato bene per tutti i team, da Ducati a Suzuki, passando per Honda e KTM. Solo qualche problema in più per Yamaha, ma ha ammesso: “Sono convinto che con il ritorno in Europa, su piste più ‘normali’, anche la M1 potrà rendere di più”.
Tra i piloti che meglio si sono comportati, come detto, c’è Enea Bastianini. Lo stesso Taramasso ha provato a spiegare il perché delle prestazioni super del pilota di Rimini, che è sembrato quello capace di sfruttare al meglio le gomme. In particolare ha confermato come lo stile di guida del pilota del team Ducati gestito da Gresini sia molto dolce, mai aggressivo con il pneumatico. Ma ha una ulteriore particolarità: ha la capacità di capire quando deve spingere e quando invece deve gestire la gomma della sua Ducati.
“Spesso vediamo piloti che partono e spingono da subito, provando a fare il ritmo, e in questo modo le gomme soffrono parecchio. Ma a volte c’è più beneficio se aspetti la seconda parte della gara per attaccare“, ha sottolineato Taramasso. E andando a vedere bene, proprio questa è stata la strategia di Bastianini nelle gare che poi ha portato a casa. Se poi ci mettiamo che ultimamente si propende a correre con coperture più morbide, ecco che lo stile del pilota italiano aiuta tantissimo. Infatti il tecnico Michelin ha confermato come la gestione nei primi giri delle gomme soft sia fondamentale per il resto della corsa. Ed è su questo punto che dovranno lavorare i vari piloti.
Taramasso però che ha lanciato un allarme a Bastianini&co. in vista di Portimao. Infatti le condizioni meteo non sembrano proprio ideali, con temperature che potrebbero essere più basse rispetto a quelle dello scorso anno. Ma soprattutto ha confermato come i saliscendi del circuito portoghese stressino alternativamente gomme anteriori e posteriori. Dunque sarà difficile capire quando sfruttare al meglio le coperture Michelin. Insomma prepariamoci a nuove sorprese.
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