Circuito adatto a lui ed un bel ricordo dell’anno scorso: in Portogallo, attenti a cosa farà Marc Marquez, che non si è arreso.
Il ritorno, i nuovi problemi di vista, il secondo ritorno. Oggi, per fortuna, Marc Marquez è in grado di correre, dopo il grande spavento che lo ha messo out per ben due Gare, facendogli perdere un bel po’ di terreno in classifica. Ed i punti al momento, sono 21. Lo spagnolo, non è del tutto fuori dai giochi, anche se deve conoscere meglio la sua nuova moto, come lui stesso ammette.
E di fatto, alle FP1, Marquez ha già fatto grandi cose, mentre ad uscirne con le ossa rotte, sono state le Yamaha. Ma il week-end, per chi pratica questi sport, è molto lungo. Qualifiche e poi finalmente, Gara, ci diranno dove può arrivare il catalano. Si corre in Portogallo, cosa che a quanto pare, a Marquez non dispiace. Ecco cosa ha detto.
“Mi piace il layout, con tutti i cambi di livello e i dossi, le curve diverse e strane in cui devi scorrere”. Queste sono le parole dello spagnolo sulla pista di Portimao, che però ammette anche che per fare bene lì, c’è bisogno di conoscere anche meglio la moto. “Sarà un weekend con tempo instabile, ma ho bisogno di capire la moto su questo circuito europeo più corto e stretto”, ha terminato il pilota Honda, che ha svelato come fa ad essere imbattibile.
Alla stampa, Marquez ha spiegato che il ritorno di Austin gli dà fiducia per la prossima corsa e che per lui, è stato un buon rientro, ma anche che avrebbe voluto di più dalla sua domenica al GP delle Americhe. Qualche problemino, lo avrebbe dato proprio la moto, ma la Honda, dice il catalano, ha risolto tutto per il prossimo week-end. Ma come mai ci sarebbero stati problemi in uscita, noi non lo sapremo. Quando infatti, i giornalisti glielo chiedono, il classe ’93 si limita a dire: “Mi dispiace, perché non posso dire cosa sia successo sulla moto. Non so se Honda lo dirà, ma non posso”.
“Era qualcosa che non mi era mai accaduto in dieci anni, ed invece ora, quando ho più bisogno di aiuto, è successo”. Cosa si aspetta ora il ventinovenne dal Portogallo, è presto detto. Un ritorno dall’infortunio niente male l’anno scorso, dove fece un settimo posto dopo quasi un anno di stop, ed ora proprio dalla pista di Portimao, spiega Marquez, si potranno capire tante cose per il futuro. Ancora qualche parola poi, sul fatto che ad Austin lo spagnolo avrebbe iniziato piano per poi diventare aggressivo alla Gara. Tranquilli, il solito Marquez è tornato: “Spingere e attaccare è nel mio DNA”.
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