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Formula 1

Red Bull, strano ottimismo per Imola: avranno un asso nella manica?

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Davide Russo

Il campionato della Red Bull Racing è partito con un triplo ritiro preoccupante. Max Verstappen e Sergio Perez hanno dovuto rinunciare a dei podi per problemi tecnici.

In casa Red Bull Racing si è passati dall’entusiasmo di Abu Dhabi per il titolo conquistato da Max Verstappen all’ultima tornata, alla mazzata del Bahrain con il primo doppio ritiro stagionale. Entrambi i driver sono stati costretti ad alzare bandiera bianca, rinunciando a punti pesanti. Come sulle montagne russe, la squadra è stata catapultata in alto da una grande performance del campione del mondo nell’appuntamento successivo in Arabia Saudita.

Red Bull Racing (Ansa Foto)

Il trionfo sul rapidissimo circuito cittadino di Jeddah aveva ridato speranze al team, ma pochi giorni dopo il ritiro di Melbourne di Verstappen ha creato un nuovo caso allarmante. L’olandese occupava, infatti, la seconda posizione in occasione di entrambi i DNF stagionali. Il nativo di Hasselt ha perso trentasei punti in due gare che lo avrebbero proiettato a soli dieci punti dalla vetta. Ora Max è impantanato, in classifica piloti, a quota 25, a 46 punti dal leader Charles Leclerc.

Il campione del mondo potrebbe presto perdere la pazienza, se dovesse incorrere in un altro stop forzato a pochi giri dalla conclusione di una gara. Il ventiquattrenne si è affannato con la squadra nell’analisi dei problemi che limitano l’affidabilità della RB18. Verstappen è consapevole che solo una costanza impeccabile da qui alla fine del campionato, potrebbe riabilitarlo nella sfida mondiale. Infatti, il figlio d’arte di Jos ha dichiarato che ora non pensa più al titolo, tuttavia dovrà iniziare a raccogliere punti pesanti nei prossimi appuntamenti, a partire dal Gran Premio dell’Emilia Romagna.

La strategia della Red Bull Racing

Il vuoto nel sistema di alimentazione del carburante ha causato l’esaurimento del motore, compromettendo per la RB il Gran Premio del Bahrain. I problemi di alimentazione dovrebbero essere, definitivamente, risolti. La rassicurazione è arrivata dai tecnici della Honda ed è stata confermata anche dal consigliere della Red Bull Racing, Helmut Marko. Max Verstappen spera di poter voltare pagina ad Imola ed iniziare a fare la differenza già a partire dalle qualifiche del venerdì. La gara italiana proporrà anche la Sprint Race che da quest’anno assegna ben otto punti al vincitore.

In classifica piloti, Charles Leclerc è salito a 71 punti, precedendo George Russell a 37 e Carlos Sainz a 33, mentre Verstappen è finito in sesta posizione con 25 punti. Non c’è tempo da perdere per il team austriaco anche perché il distacco dalla Ferrari, nella graduatoria del team, è già di 49 punti, 104 per la Rossa e 55 per la Red Bull Racing. La Mercedes è ferma a 65 punti. A livello prestazionale la RB18 può lottare per la vittoria, come visto in Arabia Saudita ma dovranno essere apportate delle modifiche.

Helmut Marko, consulente del team, e gli altri uomini della Red Bull Racing sono ottimisti. Alla TV tedesca RTL l’austriaco ha ricordato che uno scenario simile è accaduto nel 2010: “Eravamo a 44 punti da Fernando Alonso nella pausa estiva con Sebastian Vettel, ma siamo comunque riusciti a ribaltare la situazione“. La wing car austriaca, però, soffre di graining e continua ad avere problemi in merito all’affidabilità. La stagione è ancora lunghissima e ciò dona dell’ottimista alla squadra. Marko ha aggiunto: “Il pacchetto è competitivo e con la giusta messa a punto quella vettura è assolutamente in grado di vincere“.

L’appuntamento imolese ci dirà se si è trattato di un proclamo ottimistico senza fondamento o la Red Bull Racing ha un asso nella manica per la sfida italiana. In una recente intervista il consulente austriaco aveva smentito quanto affermato da Christian Horner in merito alla mancata adozione di un pacchetto corposo di aggiornamenti che dovrebbe stravolgere la vettura nel prossimo appuntamento. La F1-75 ha, sicuramente, espresso una superiorità imbarazzante a Melbourne, ma i valori in F1 non sono statici, a maggior ragione con il rivoluzionario cambio di regolamento che ha investito la categoria regina del Motorsport.

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Davide Russo
Tags: Primo Piano

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