Quartararo e Dovizioso non sono esattamente d’accordo su quello che è il maggiore problema della Yamaha: hanno due visioni differenti sull’argomento.
La situazione in casa Yamaha non è esattamente delle più rosee. Dopo essere tornata a vincere il titolo piloti nel 2021 con Fabio Quartararo, quest’anno sta avendo più difficoltà di quante ne immaginasse.
Il campione del mondo aveva avanzato specifiche richieste tecniche, ma non è stato accontentato. In particolare, aveva chiesto di migliorare la M1 in quanto a velocità sul rettilineo. Questo significava realizzare un motore più potente per evitare di perdere troppi tempo sul dritto e di essere sistematicamente sverniciati dalla concorrenza.
La Yamaha, però, non ha portato in pista un propulsore che permetta a Quartararo e agli altri piloti di essere più competitivi. La moto è abbastanza simile a quella del 2021 e il francese si è detto molto deluso già dai test. La situazione è delicata, considerando anche che il suo contratto scade a fine anno e che il rinnovo non è affatto scontato.
Yamaha MotoGP, le opinioni diverse di Quartararo e Dovizioso
Se Quartararo ha sempre indicato nel motore il principale problema della M1, invece Andrea Dovizioso ritiene che il difetto primario sia un altro: la mancanza di grip. Lo aveva già segnalato lo scorso anno, però la casa di Iwata non è intervenuta come doveva.
Tuttavia, Quartararo da Portimao ha ribadito la sua posizione sull’argomento: “Non sono d’accordo con lui. Ogni pilota vuole più grip, ma io conosco bene la M1 e sono convinto che il problema non sia questo. Il problema è la potenza. Ad Austin perdevo un secondo sul dritto. In Yamaha devono essere più aggressivi sul motore”.
Dovizioso ha avuto modo di ribattere alle affermazioni del collega di marca e ha spiegato in modo chiaro il suo pensiero: “Fabio è l’unico ad essere andato forte con questa moto ed è bravo a sfruttarne il potenziale, credo dipenda dal suo stile di guida ma anche dal fatto di non averne provate altre. Insisto sul grip perché tutti i piloti Yamaha ne hanno bisogno”.
L’ex pilota Ducati evidenzia che Quartararo ha guidato solo la M1 e dunque potrebbe non avere una panoramica completa della situazione, ma al tempo stesso capisce perché il suo mirino sia sul motore e non sul grip: “Con più potenza saremmo più veloci sul dritto sicuramente, ma il suo stile di guida è unico e riesce ad arginare i problemi in uscita di curva evitando di derapare. Noi perdiamo tanto per mancanza di grip. Fabio non dice una cosa sbagliata, però io ho guidato Ducati e Aprilia negli ultimi, quindi ho chiaro qual è il problema”.
Sicuramente lo stile di guida del pilota francese lo aiuta a limitare i difetti della moto di Iwata, ma neppure lui può fare miracoli e dopo averli fatti nel 2021 è difficile fare il bis quest’anno. La Yamaha deve lavorare in entrambe le direzioni, migliorando il motore e anche il grip. Su ambedue le aree è necessario intervenire.
Quartararo e Dovizioso hanno due visioni diverse su quale sia la priorità, ma a Iwata dovranno fare un grande lavoro su entrambi gli aspetti. La concorrenza continua a migliorare, mentre Yamaha è rimasta quasi ferma rispetto al 2021. In questa situazione sembra difficile per Fabio pensare di rivincere il titolo e per gli altri piloti essere competitivi.