Sainz al secondo zero di fila non nasconde la sua delusione, ma la prende con filosofia e prova a pensare positivo per il campionato.
Se la Ferrari sorrideva prima del GP di Imola, di certo l’unico col muso lungo nel box era Carlos Sainz Jr. Tante i momenti sfortunati finora per il numero 55, che tra Arabia Saudita e Australia ha portato a casa meno del dovuto. In particolare in Australia è uscito al secondo giro, rimanendo nella sabbia dopo una partenza a rallentatore e nel disperato tentativo di guadagnare subito posizioni. Immagine però che si è ripetuta anche a Imola.
E pensare che la gara Sprint sembrava aver dato più di un pensiero positivo a Sainz, che dopo l’ennesima sfortuna aveva recuperato dal decimo al quarto posto, facendo intendere che aveva cominciato a capire come sfruttar meglio una F1-75 che almeno per ora è sembrata essere decisamente migliore nelle mani di Charles Leclerc, il vicino di box. Poi però, la domenica, ecco l’ennesimo intoppo, con il contatto alla prima curva con Ricciardo e l’ennesimo insabbiamento che è valso il secondo zero consecutivo nel Mondiale per l’iberico.
Sainz e la sfiga che lo perseguita
Insomma per Sainz non è un buon momento, almeno in pista. Lui che sperava di lottare per il Mondiale con Leclerc ora si ritrova a 38 punti contro gli 86 del monegasco, i 59 di Max Verstappen ma soprattutto i 54 di Sergio Perez, seconda guida finora più efficace nei due top team. Per non parlare poi del fatto che lo spagnolo ha davanti anche quel George Russell che con una Mercedes decisamente non all’altezza finora è stato capace di approfittare di tutti i passi falsi fatti lì davanti.
In gara poi a Imola stavolta, come Leclerc, è stato penalizzato anche dal via nel lato interno, quello più bagnato: “Siamo partiti male, è sicuro, ma dobbiamo anche analizzare perché gli altri hanno fatto meglio rispetto a noi“, ha ammesso Sainz ai microfoni di Sky Sport a fine corsa. “Noi, come tutti, sapevamo che sarebbe stata una gara lunga. E poi si sa che in una gara bagnata si può recuperare posizioni in un giro, così come perderle. Io purtroppo in curva 2 ho avuto questo contatto e sono andato in testacoda ed è finita lì la mia corsa”.
Stavolta però Sainz non può incolparsi di nulla .a centrarlo è stato Daniel Ricciardo, che si è subito scusato con lo spagnolo, andando a trovarlo anche a fine gara all’interno dell’hospitality Ferrari. un bel gesto quello dell’australiano, ma c’è da dire che lo spagnolo ha accettato da subito di buon grado quanto accaduto: “Alla fine è stato un incidente di gara – ha aggiunto il pilota Ferrari, cercando di smorzare sul nascere ogni possibile polemica con l’avversario –. Ricciardo ha perso la macchina sul cordolo e mi ha centrato, devo dire però che lo spazio che ho lasciato era più che sufficiente”.
Al di là di tutto, Sainz ha confermato il momento sicuramente non facile che sta vivendo e il senso di frustrazione per la situazione che si è venuta a creare: “Avevo voglia di fare questa gara sul bagnato perché mi sentivo molto bene già da venerdì, ma non abbiamo avuto fortuna. Sono due gare di fila che non faccio più di due giri. Mi manca proprio quella confidenza con la macchina che mi piacerebbe avere arrivati a questo punto. Ma questo sport e questo mondo sono così”. E lancia un messaggio ben chiaro: “In questi momenti bisogna restare positivi, devo continuare a svolgere il mio lavoro e sono sicuro che i bei momenti arriveranno più avanti”.