A Imola primi errori in casa Ferrari. Proprio in un momento in cui è meglio non farli. Ecco però cosa deve fare la Rossa per rimanere davanti.
Dopo un inizio folgorante, c’era più di qualcuno nel paddock che sperava che in casa Ferrari qualcosa cominciasse ad andare storto. E alla fine le “richieste” sono state esaudite. Proprio nel gran premio di casa, a Imola, la Rossa ha sbagliato e, dopo una gara Sprint comunque positiva, ha vissuto una domenica decisamente al di sotto delle proprie aspettative. Prima l’insabbiamento di Carlos Sainz Jr alla prima chicane per colpa di Daniel Ricciardo, poi la rincorsa al secondo posto di Charles Leclerc, culminata col testacoda che lo ha ricacciato indietro fino alla sesta posizione finale.
La delusione dei tanti tifosi Ferrari c’è stata, ma lo è stata ancor di più nel box. Come ha affermato anche il team principal Mattia Binotto, non si pensava spocchiosamente a una doppietta ma quantomeno a una battaglia per la vittoria più concreta. E invece questa non c’è mai stata in realtà.
Ferrari, i particolari su cui riflettere
La questione tra Red Bull e la casa di Maranello sarà decisa dai dettagli, ha ribadito il team principal della Rossa, ed è proprio su questo che stavolta ha sbagliato. In primis sulla gestione di gara di Charles Leclerc. Il team sta tenendo a freno la grande voglia del monegasco, che fin dall’Australia ha fatto capire più volte di voler spremere a tutta la sua Ferrari per ottenere il massimo possibile.
Ogni punto sarà decisivo, come lo scorso anno, e Leclerc lo ha ribadito sin dalle prime corse. Però l’esuberanza del numero 16 è stata tenuta a bada dai box in maniera impeccabile. A Imola però qualcosa è andato storto. Ad accendere di più Leclerc è stato sicuramente quel rientro anticipato ai box per montare le morbide, che non gli ha permesso di rientrare prima di Lando Norris. Un particolare non di poco conto questo, perché ha costretto il ferrarista, indispettito da questo, a rientrare in corsa con più foga e ad accelerare anche il rientro su Sergio Perez, l’unico che lo separava da un secondo posto che sembrava fattibile.
Solo la fortuna ha voluto che quel testacoda non fosse fatale al monegasco, che poi è riuscito a terminare la gara. Però questo è stato un errore sì del pilota, ma forse senza quella chiamata anticipata del box Ferrari, si sarebbe potuto evitare. Altra nota dolente è il secondo zero di fila in classifica per Carlos Sainz Jr, che invece in gara sarebbe stato utilissimo per le strategie. Invece ancora una volta non per colpa sua è stato messo fuori dopo una curva. Proprio sullo spagnolo la casa di Maranello dovrà lavorare tanto per ricostruire quella tranquillità di cui avrà bisogno da qui in avanti. Infatti il rischio di strafare ora per recuperare il tempo (e i punti) perduti è concreto.
Ultimo punto da sottolineare poi è il fatto che la Red Bull, con i continui aggiornamenti alla sua monoposto, a Imola ha dato un messaggio chiaro alla Ferrari: la lotta per il Mondiale si giocherà anche a livello di sviluppi. Quelli che Binotto chiama “dettagli”, sono anche gli aggiornamenti che, di volta in volta, i team apporteranno alle proprie vetture. E con una distanza così “millesimale” tra Ferrari e Red Bull, ogni cosa può essere decisiva.
Al momento la Rossa ha puntato sul vantaggio che aveva sulla concorrenza per studiare meglio la propria vettura, che è comunque nata bene. Adesso però c’è bisogno di accelerare su questo aspetto, per non perdere la supremazia conquistata con tanta fatica e sudore in fabbrica. In questo campionato tutto può essere decisivo e la Ferrari, se davvero vuole vincere, deve dimostrarsi all’altezza in queste piccole cose. Perché “sono i dettagli che fanno la differenza”. Ed è ora di far vedere che c’è la forza per farla questa differenza.