Aprilia si muove a 360 gradi, non solo su sviluppo della RS-GP e sui contratti dei piloti. Massimo Rivola starebbe pensando ad un gran colpo.
Il mercato piloti è entrato nel vivo, anche se tutto sembra essere appeso alla decisione di Fabio Quartararo. Ma team e manager sono alle prese con trattative a 360 gradi e in casa Aprilia Massimo Rivola ha intenzione di mettere a segno un altro bel colpo. Non si tratta della line up piloti, bensì del team satellite, un pallino che la Casa di Noale e Massimo Rivola inseguono da tempo.
Lo scorso anno non sono riusciti a convincere Gresini Racing, che voleva interrompere la storica collaborazione con Aprilia per dirottare in Ducati. Ma ora il costruttore veneto potrebbe riprovarci, magari puntando da subito alla squadra di Razlan Razali, attualmente legata a Yamaha ma con un solo anno di contratto in scadenza alla fine del 2022. Noale prova cavalcare l’onda del successo dopo il primo trionfo in classe MotoGP a Termas de Rio Hondo a firma di Aleix Espargaro, che ha anche guadagnato un podio nel GP di Portogallo.
Il pilota di Granollers sta dimostrando che la RS-GP è una moto che sa essere competitiva su quasi tutti i circuiti e questo potrebbe essere una buona vetrina per il marchio italiano che vorrebbe convincere il team di Razali a legarsi a sè dalla prossima stagione. Difficilmente il manager malese lascerà Yamaha, ma mai dire mai in tempi di trattative che possono saltare da un momento all’altro.
Massimo Rivola ha chiarito le sue intenzioni all’edizione spagnola di Motorsport.com. “Se riceveremo richieste interessanti che permetteranno al progetto di crescere la valuteremo”, ha detto l’a.d.. Aprilia lascia aperta la possibilità di allestire una squadra satellite con le RS-GP che verranno allestite per il prossimo anno. L’idea di Carmelo Ezpeleta, CEO della Dorna, è di avere sei costruttori ognuno con un team satellite. Anche se in questo caso resterebbe la Casa di Iwata senza squadra privata…
Anche Suzuki è alla ricerca di un team satellite, ma il nuovo team manager Livio Suppo è stato molto chiaro al riguardo: “E’ un piano che abbiamo sempre in mente, ma di certo non accadrà il prossimo anno. Nonostante i nostri passi in avanti, sarebbe un vantaggio avere altre due moto in pista per raccogliere dati – ha detto il tecnico piemontese -. Sarebbe anche un buon modo per consentire ai giovani piloti di debuttare con la Suzuki. Un team satellite avrebbe diversi vantaggi. Ci piacerebbe averlo, ma non accadrà nel 2023”.
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