La Red Bull ha acquisito una nettà superiorità ad Imola, in risposta a quanto aveva messo in mostra la Ferrari nei primi appuntamenti.
Un dominio incontrastato quello imposto dalla Red Bull di Max Verstappen in quel di Imola, dove l’olandese ha ottenuto la vittoria numero ventidue della propria carriera, la seconda stagionale. Il campione del mondo ha colto anche il secondo Grand Chelem della propria carriera, dando un seguito a quello ottenuto in Austria lo scorso anno.
Super Max ha sfruttato al meglio una RB18 scopertasi dominante, come mai era accaduto in questa stagione se non dopo i test del Bahrain. La Ferrari si era poi presa la scena, e, specialmente in Australia, Charles Leclerc era stato inavvicinabile, come da tempo non accadeva ad un pilota del Cavallino.
La Red Bull ha avuto il merito di non disunirsi, portando ad Imola i primi sviluppi pesanti. L’entourage tecnico diretto da Adrian Newey ha alleggerito la vettura di circa 4 kg, ma Helmut Marko ha già detto che nelle prossime gare la “dieta” proseguirà. Gli avversari sono avvisati.
La Red Bull ha inflitto una pesante sconfitta alla Ferrari ad Imola, dove i tifosi speravano nella terza vittoria in quattro gare. Max Verstappen e Sergio Perez hanno sfruttato al meglio la RB18 rivista, ed in un articolo pubblicato sulle colonne di “RacingNews365“, sono state approfondite le novità tecniche introdotte ad Imola.
Uno dei punti fondamentali per far rendere al meglio queste monoposto ad effetto suolo è il fondo, che resta ovviamente nascosto alla nostra vista. Fondamentale per il miglioramento delle prestazioni della Red Bull è stato il proprio il fondo aggiornato. Il team di Milton Keynes ha optato per una soluzione che Aston Martin e Ferrari stanno già utilizzando.
Si tratta di un cosiddetto doppio splitter posto nel punto in cui i flussi d’aria sono “divisi”. Sono due piccoli profili sotto l’auto, che assicurano che i flussi d’aria siano diretti ai condotti Venturi in modo più efficiente. Non del tutto indifferente, soprattutto per il comportamento della RB18 nelle curve veloci, di cui a Imola ce ne sono tante, è stata la diminuzione di peso della vettura progettata da Adrian Newey.
Nel paddock si parla di un dimagrimento di circa quattro kg. Per essere precisi, questi aggiornamenti non erano specificamente mirati a prevenire il porpoising, ma principalmente a migliorare le prestazioni complessive. Il nuovo fondo è stato realizzato con materiali più leggeri, e la Ferrari dovrà reagire in fretta. Per Miami è stato deliberato un alettone posteriore più scarico, che potrebbe aiutare ad aumentare la velocità di punta.
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