Alessandro Benetton racconta il suo incontro con Michael Schumacher e che tipo di persona ha conosciuto ai tempi della F1.
Non ci sono dubbi sul fatto che Michael Schumacher sia stato uno dei piloti più forti nella storia della Formula 1. I suoi successi parlano per lui. È stato forte di ispirazione per tanti giovani che sognavano di approdare nel campionato. E lo è tuttora.
Purtroppo da anni il tedesco sta combattendo per la sua vita, in seguito al terribile incidente sulla pista da sci di Meribel nel dicembre 2013, e non si hanno notizie ufficiali sulle sue reali condizioni. Milioni di tifosi pregano per lui e sperano che un giorno arrivino novità positive. In attesa di ciò, vengono spesso ricordate le imprese sportive di Schumi.
Ha vinto la bellezza di sette titoli mondiali piloti: due con la Benetton e cinque con la Ferrari. Ha riportato il Cavallino Rampante in trionfo a distanza di ventuno anni dall’ultima volta. L’ultimo campione con la rossa era stato Jody Scheckter nel 1979. Dal 2000 al 2004 c’è stato un ciclo vincente ferrarista che è rimasto nella storia della F1, anche se poi la Mercedes è riuscita a fare meglio nell’era ibrida.
Alessandro Benetton ricorda Michael Schumacher
Prima di approdare in Ferrari, Schumacher si era laureato campione con la Benetton e molti meriti vanno all’allora team principal Flavio Briatore che credette in lui. Dopo il terzo posto del 1992 e il quarto del 1993, conquistò due titoli consecutivi.
L’imprenditore Alessandro Benetton in un video YouTube che fa parte della rubrica #UnCaffèConAlessandro ha avuto modo di raccontare qualcosa su Schumacher, del quale possiede un casco: “Me lo ha regalato Michael. Non scorderò mai la prima volta che lo incontrai, aveva 22 anni e come me era nuovo in Formula 1. Ma anche allora la sua macchina volava sull’asfalto. Era il tipo di ragazzo che anche in caso di primo posto e record a fine gara sarebbe andato dai reparti per parlare e scoprire soluzioni per migliorare”.
Benetton conferma la mentalità vincente che aveva il driver tedesco anche in giovane età, non si accontentava mai e cercava sempre il modo di migliorare: “Una cosa è certa – conclude l’uomo d’affari –, avere la fortuna di lavorare con lui per certi versi mi ha reso un uomo migliore”.
Schumacher ha avuto un impatto su tante persone che lo hanno conosciuto direttamente e anche Benetton è tra queste. E certamente pure lui è in attesa di notizie incoraggianti sulla salute del campione.