In casa Ferrari si prepara la trasferta di Miami, dove la F1 farà il suo debutto tra una settimana. La F1-75 è pronta al riscatto.
Dopo la disfatta di Imola, la Ferrari è chiamata ad una reazione importante a Miami, per confermare di avere a disposizione le armi giuste per puntare al mondiale. La F1-75 si è rivelata la monoposto migliore nelle prime tre tappe, dominando con Charles Leclerc in Bahrain ed in Australia, a cui si è aggiunto un secondo posto in Arabia Saudita, determinato da situazioni sfortunate.
La Red Bull ha però reagito alla grande ad Imola, portando a casa 58 punti su 59 disponibili. Max Verstappen ha infatti vinto sia la Sprint Race che la gara domenicale, in cui ha ottenuto anche il giro più veloce. Sergio Perez ha completato la doppietta dopo il terzo posto del sabato, in un fine settimana dominato dalle RB18.
Gli aggiornamenti tecnici introdotti sulla monoposto di Adrian Newey hanno fatto la differenza, con un nuovo fondo realizzato con materiali più leggeri che ha consentito una perdita di peso di circa 4 kg. Il bilanciamento è così migliorato, ed è stata annullata quella differenza nelle curve di medio-bassa velocità dalla Ferrari. Il Cavallino vuole un pronto riscatto, ma Miami appare una pista più adatta per la vettura dei rivali.
Dopo il week-end di gara, la Ferrari è rimasta ad Imola per una due giorni di test sulle Pirelli 2023, girando assieme ad Alfa Romeo Racing ed AlphaTauri. Charles Leclerc e Carlos Sainz si sono alternati al volante, con lo spagnolo che si è dovuto fermare in anticipo al giovedì pomeriggio per il cedimento della power unit.
Come abbiamo già specificato, si tratta di un’unità propulsiva differente da quelle portate in gara, che non rientra nel conteggio stagionale. Gli occhi dei più attenti si sono concentrati su un particolare della F1-75, che è stato testato e che potrebbe essere introdotto già nelle prossime gare.
La Ferrari ha portato un fondo rivisto e ritagliato, molto simile alla soluzione della Red Bull. Si scorge anche la presenza di una piccola striscia di metallo utile per garantire l’altezza minima da terra, e potrebbe trattarsi di una soluzione utilizzata per limitare il porposingi.
La RB18 è la monoposto che ne soffre di meno di tutte le altre, permettendosi di viaggiare ad altezze molto basse. Sulla Rossa sono state effettuate diverse prove comparative, nel tentativo di capire quale sarà la soluzione da portare a Miami. Tra una settimana dovremmo vedere un fondo nuovo ed un’ala posteriore più scarica, nel tentativo di ottimizzare un’efficienza aerodinamica sin qui deficitaria rispetto ai rivali.
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