Bagnaia ora può vincere il Mondiale? La Ducati è rinata

Il centro messo a segno nel GP di Spagna permette a Bagnaia di chiudere una prima fase di 2022 sottotono. E riapre i giochi per il titolo.

Era ora, verrebbe da dire. Serviva un GP finalmente senza problemi per ritrovare un Pecco Bagnaia davanti a tutti e così è stato. Il pilota Ducati centra la prima vittoria stagionale nel momento più importante per lui e la casa di Borgo Panigale, che rischiava di rimanere tagliata dalla corsa iridata. Invece è arrivata una prova di forza impressionante, che è servita a mandare un messaggio chiaro a se stessa agli avversari: la GP22 ora sta crescendo come deve ed è la moto migliore.

Pecco Bagnaia (ANSA)
Pecco Bagnaia (ANSA)

Dopo qualche esitazione iniziale che rischiava di compromettere l’intera stagione, la Ducati è tornata a mostrare tutto il suo enorme potenziale. E lo ha fatto col pilota migliore, quello partito con i favori del pronostico ma che, per un motivo o per l’altro, ha sofferto sin troppo in questo inizio di stagione.

Bagnaia, ora inizia il Mondiale

Quello visto prima di Jerez non era assolutamente il Pecco che avevamo ammirato nella seconda parte di 2021, quello capace di recuperare terreno a Fabio Quartararo e contendergli praticamente fino alla fine un titolo che sembrava scontato andasse al francese ma che lui è riuscito a tenere vivo.

La GP22 era nata bene, ma serviva ancora qualcosa per avere le sensazioni vissute nel finale dello scorso anno. Per portarla al limite serviva un lavoro costante su una base certa in ogni weekend. E invece a partire dal Qatar si sono avuti problemi su problemi che hanno fatto pensare a una Ducati di nuovo incapace di sfruttare una vantaggio che sembrava ormai acquisito sul campo. Diciamo che inizialmente c’ha messo anche del suo il team, che ha voluto usare alcune sessioni di prove per testare una infinità di particolari che hanno mandato in tilt lo stesso Bagnaia, che si è ritrovato ogni volta in mano una moto diversa.

Quando poi si è tentato di lavorare come prima, ecco arrivare pioggia e fulmini a rovinare i weekend. A Portimao i primi sprazzi di vera Ducati, con Bagnaia che, seppur acciaccato per via della caduta in qualifica, è stato autore di una bella rimonta. Ma soprattutto quello che aveva fatto pensare era quel “ritorno a sensazioni positive” che non si sentiva da tempo. A Jerez tutto è filato liscio dal primo momento. E Bagnaia ha potuto sprigionare tutta la sua classe alla guida di una GP22 che finalmente sembra a posto e che ha bisogno solo di dettagli per andare meglio della concorrenza.

Possiamo dire che dalla Spagna è cominciato un nuovo Mondiale, anzi, è cominciato il Mondiale della Ducati e di Bagnaia. E che maggio sarà un mese chiave. Prima a Le Mans e poi al Mugello la Rossa ha la grande opportunità di mettersi là dove gli compete, davanti a tutti. Grazie all’aiuto di due piste amiche che possono chiudere definitivamente una fase decisamente sottotono.

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