Valentino Rossi dichiara di aver sempre avuto le idee chiare: per lui fermarsi non è facile, ecco com’è andata.
Come sta andando la GT World Challenge Europe di Valentino Rossi? L’ex campione italiano che ha deciso dopo anni di carriera e tante vittorie, di abbandonare la MotoGP, ma non di fermarsi. Sta andando bene, come previsto, per adesso il centauro di Tavullia ha conquistato un tredicesimo, ma anche un ottavo posto, e si sta divertendo.
Rossi si è ritrovato di fronte un incidente che ha messo k.o. ben tre vetture, dinanzi a lui all’uscita della seconda curva, ma è stato abile a superare il tutto. Dopo la Gara, ha confermato: “In Gara 1, sono stato fortunato a sfuggire a qualsiasi problema alla prima curva e poi sono rimasto praticamente dov’ero”. Così, l’italiano che continua oggi a prendere uno stipendio sostanzioso.
All’ex Yamaha, è andata invece meglio, alla seconda Gara di Brands Hatch, località britannica dove si è corso: “Gara 2 è andata molto meglio, sono molto contento perché ho percepito un grande passo avanti nella mia guida e ho migliorato molto i miei tempi sul giro, soprattutto verso la fine della gara, quando mi sentivo più a mio agio con la macchina e la pista. Mi sono davvero goduto gli ultimi giri”, ha detto il classe ’79 che da pochi mesi è anche papà.
E per Valentino, continuano ad arrivare parole di stima. Dopo quelle di Bezzecchi e Marini, che ora corrono per il suo team in MotoGP, non sono mancate quelle del nuovo compagno di squadra di Vale, Frederic Vervisch, che assicura: “Stiamo progredendo bene e Vale sta imparando velocemente e facendo grandi passi. Ora dobbiamo concentrarci sul miglioramento del nostro ritmo in qualifica”.
Punti che hanno fatto piacere anche al team, come espresso da Vincent Vosse, il team principal della scuderia. A The Doctor, in questi giorni, è stato chiesto come mai avesse preso la decisione di correre ancora, pur avendo lasciato le moto. Ed il campione è stato molto chiaro: “Ho sempre avuto l’idea di correre con le auto, da quando ho iniziato la mia carriera. Questa idea del GT3 mi ha aiutato a smettere con le moto“. Valentino ammette che in passato, ha guidato su quattro ruote solo per divertirsi, mentre ora vuol essere competitivo e fare i tempi degli altri piloti.
Ed ecco a cosa gli serve non fermarsi, da sua stessa ammissione, nelle interviste del venerdì: “Ho bisogno di queste cose: di sentire l’adrenalina, rimanere un pilota, rimanere in pista, saltare in macchina, indossare il casco”.
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