Dopo la forte delusione per l’inizio di stagione, Toto Wolff, team principal della Mercedes, non getta la spugna e punta ad una seconda parte di stagione da record.
Se Lewis Hamilton ha dichiarato, apertamente, che oramai si sente tagliato fuori dalla lotta al vertice, il suo boss pensa ancora alla possibilità di uscire dalla crisi e lottare, fino alla fine, per la conquista del titolo. Utopia? Andiamo per gradi. Il ritardo dalla vetta non è incolmabile. La Stella a tre punte è terza in classifica costruttori a 77 punti, la Rossa comanda a quota 124, mentre la Red Bull Racing è a 113.
Il repentino recupero del team austriaco avrà fatto ben sperare il team principal delle frecce d’argento, ma le performance della W13 non sono paragonabili alla RB18. L’auto ad effetto suolo della Mercedes si è dimostrata fallimentare. Non è agile nei tratti misti, non è veloce sul dritto, soffrendo del noto problema del porpoising. L’unico aspetto che ha reso possibile il terzo posto in graduatoria è l’affidabilità del mezzo, punto a favore rispetto alla RB.
La situazione interna al box della Stella si è fatta incandescente nel Gran Premio dell’Emilia Romagna. Lewis Hamilton ha arrancato nelle retrovie, alle spalle di Pierre Gasly, doppiato anche dall’ex rivale alla corona della passata stagione, Max Verstappen. Il giovane teammate, George Russell, ha concluso la corsa imolese al quarto posto. Il nativo di King’s Lynn, nonostante tutte le difficoltà dell’auto, ha accumulato 21 punti in più del sette volte campione del mondo anglocaraibico. L’auto è apparsa attardata sia sul piano telaistico che motoristico, ma vi sono in arrivo novità per le prossime tappe.
La Mercedes e, soprattutto, Lewis Hamilton hanno bisogno di una sterzata decisa. Il campionato è ancora lunghissimo, ma le frecce d’argento dovrebbero avere un aggiornamento così forte da rendere possibile un recupero da record. Il team teutonico ha scoperto che per arrestare il fenomeno dei saltellamenti, che stanno limitando le prestazione della W13, è necessario alzare la vettura. Modificando l’altezza da terra, i tecnici sperano di ridurre l’annoso problema dei saltellamenti.
La speranza di Toto Wolff
Se la Mercedes dovesse riuscire a risolvere i problemi di porpoising potrebbe, finalmente, sfruttare il pieno potenziale della wing car. Il tempo è poco perché già domenica prossima andrà in scena il GP di Miami sul veloce tracciato cittadino americano. Per ora sembra utopistico un recupero lampo, anche perché la Red Bull Racing e la Scuderia Ferrari non rimarranno a guardare. I top team avranno degli aggiornamenti in Florida e, soprattutto, un grande pacchetto di aggiornamenti in Spagna.
Pochi mesi fa la Mercedes ha celebrato l’ottavo titolo costruttori consecutivo, ora è costretta ad approfittare dei guai tecnici altrui per conquistare dei podi. La nuova era della F1 ha, completamente, rovesciato i valori di forza, rispedendo sulla terra il team campione in carica dal 2014. La “vettura senza pance” sin qui non è riuscita a sfruttare il suo potenziale. Alla vigilia del mondiale si era parlato di un’auto, nettamente, superiore, alla concorrenza, ma sono stati solo proclami. Wolff è rimasto impressionato dalla Ferrari.
La situazione non è ancora del tutto compromessa, soprattutto grazie ai risultati portati a casa da George Russell. Il giovane è un team player straordinario e sta compattando il gruppo. La sua continuità potrebbe essere la chiave per la crescita del team. I tecnici di Brackley e Brixworth sono a lavoro per apportare degli aggiornamenti determinanti. A sperarci è Lewis Hamilton, ma a crederci è il team principal Toto Wolff.
Nonostante l’inizio di stagione al di sotto delle aspettative, il manager austriaco è consapevole che vi sono ancora chance per svoltare la stagione. “A livello aritmetico sarà abbastanza difficile – ha affermato Toto Wolff a Speedweek – ma ci sono state solo quattro gare e non abbiamo un grande divario. Se riusciamo a sfruttare il potenziale della vettura e a comprenderlo aerodinamicamente, siamo pienamente in corsa“. Il tempo stringe, la squadra teutonica dovrà trovare la quadra oppure potrebbe delinearsi una delle peggiori stagioni di sempre della storia della Mercedes.
Nelle gare precedenti Lewis Hamilton ha montato dei dispositivi di monitoraggio per raccogliere dati sulla W13. Sarebbe sbagliato dare per “morto” un team capace di vincere otto titoli costruttori consecutivi. In modo realistico alla Mercedes servirebbe un cambio di rotta epocale. Un miracolo tecnico in grado di rimotivare un leone in gabbia come Lewis Hamilton. Quest’ultimo ritroverebbe motivazioni solo se tornasse in lotta per la conquista di podi e vittorie. L’anglocaraibico in carriera è sempre stato abituato a competere per le posizioni nobili della classifica.