La Ferrari ha bisogno di fare il colpaccio a Miami e rispondere al dominio Red Bull di Imola. Ecco le parole di Mattia Binotto sugli sviluppi.
Settimana di gara per la F1. Domenica si correrà il Gran Premio di Miami, sull’inedito tracciato situato nei pressi dell’Hard Rock Stadium, dove si è disputato il famoso Super Bowl nel febbraio del 2020. Sarà l’occasione per assistere al quinto atto della sfida tra Red Bull e Ferrari, con Max Verstappen e Charles Leclerc che vantano due vittorie a testa.
Il monegasco ha comunque 27 punti di vantaggio sull’olandese, grazie ai due ritiri di Sakhir e Melbourne che hanno portato il campione del mondo a perdere molto terreno. La doppia affermazione nella Sprint Race e nella gara domenicale di Imola hanno consentito al figlio di Jos di recuperare ben 19 lunghezze in un solo week-end, complice anche la tre giorni da incubo del Cavallino sulla pista di casa.
In Ferrari si è ben consci della forza della Red Bull in termini di sviluppi, e la prima gara europea ha confermato questa tendenza. La RB18 dimagrita di 4 kg ha fatto una differtenza devastante, piazzando la prima doppietta del team di Milton Keynes dal GP della Malesia del 2016, vinto da Daniel Ricciardo proprio davanti a Verstappen.
L’entourage diretto da Christian Horner ha avuto il grande merito di non disunirsi dopo un inizio di campionato terribile, contraddistinto da tre ritiri in tre gare, considerando anche lo stop di Sergio Perez all’ultimo giro in Bahrain. Ora, la Red Bull è tornata la monoposto da battere, ed a Maranello non possono dormire sonno tranquilli.
La pista di Miami, almeno sulla carta, appare favorevole agli anglo-austriaci. La presenza di un rettilineo di quasi un chilometro e mezzo, associato a curvoni veloci che esaltano l’efficienza aerodinamica della vettura di Adrian Newey fa ben sperare Verstappen, che può contare su una monoposto che ha praticamente annullato il divario anche nei tratti medio-lenti.
Ferrari, Binotto smentisce grandi novità a Miami
In questi giorni di avvicinamento al Gran Premio di Miami si parla molto di sviluppi. La Ferrari è stata la monoposto migliore sino a Melbourne, ma ad Imola è avvenuto il sorpasso della Red Bull a causa della mancanza di sviluppi sulla F1-75. Di base, la Rossa era più competitiva della concorrenza, ma gli aggiornamenti tecnici non si sono ancora visti, e stiamo parlando di una vettura che è identica a quella di due mesi fa, che scese in pista a Barcellona per i test.
Per Miami si parla di un nuovo fondo, di un’ala posteriore più scarica e di una power unit finalmente spremuta al massimo, ma Mattia Binotto ha frenato gli entusiasmi in un’intervista riportata da “Mundo Deportivo“: “No, non avremo una grande evoluzione, ma avremo alcune parti nuove sulla vettura perché Miami è un circuito ad alta velocità ed in termini di carico aerodinamico è abbastanza diverso, poiché richiede meno grip aerodinamico“.
La Ferrari non avrà, dunque, vistosi cambiamenti: “Adegueremo la nostra vettura in termini di livello di carico aerodinamico del circuito e continueremo a lavorare per prevenire il porpoising, che è ancora abbastanza visibile, sicuramente più della Red Bull, e c’è ancora una potenziale prestazione che dobbiamo cercare di raggiungere. Le evoluzioni arriveranno subito dopo“.
“Poiché Miami è un circuito ad alta velocità rispetto a quelli che abbiamo avuto finora, in termini di carico aerodinamico, correremo con qualcosa di diverso rispetto a quello che abbiamo“, ha spiegato. “Speriamo che il livello di carico aerodinamico che porteremo a Miami funzioni, siamo abbastanza fiduciosi che sia abbastanza efficiente“.
“Ma sappiamo benissimo che anche che la Red Bull ha anche un buon pacchetto di carico aerodinamico medio-basso e sarà competitiva. Sarà una pista completamente nuova e una nuova sfida, piuttosto interessante, e sono piuttosto curioso di vedere come reagiranno le monoposto presenti in griglia“.