Nel GP di Spagna, quello dove due anni fa cominciò il calvario, Marquez ha fatto vedere cose del passato. E anche come potrebbe essere la sua stagione.
Sul luogo del fattaccio, dopo due anni, Marc Marquez torna a rivedere qualche spiraglio di speranza. E non inganni il quarto posto finale e i 12 secondi di distacco da Bagnaia e Quartararo a Jerez de la Frontera. Perché a guardare bene, il risultato dice molto sì di quella che può essere la stagione del talento di Cervera, ma anche far tirare un sospiro di sollievo per lo spagnolo. Che è tornato a sfoggiare uno dei pezzi del suo repertorio, come ai vecchi tempi.
Sono passati quasi due anni dal terribile incidente avuto proprio sul circuito spagnolo. Ma per Marquez questo weekend, oltre ad evocare quei brutti ricordi, ha significato tanto, in senso positivo e non solo.
Lampi del vero Marquez, ma anche di quello che sarà
Dopo prove incolori, in gara lo spagnolo della Honda ha lottato lungamente per il podio, per poi finire beffato nel finale da Aleix Espargaro con l’Aprilia. Ma nel duello con Jack Miller finalmente abbiamo rivisto un qualcosa del passato, uno dei soliti recuperi alla Marquez che tanto hanno stupito il mondo. Nell’ultima curva a sinistra, un lungo e la moto che si è accasciata, con il numero 93 bravo a tirarla di nuovo su con ginocchio e braccio.
“Ho fatto un salvataggio bello, non lo facevo così da tempo“, ha detto lo stesso iberico, che poi però ha ammesso che avrebbe avuto più piacere nel farlo con il braccio destro, quello ancora malandato. La realtà dice che con questa condizione dovrà farci forse i conti per sempre. Ma intanto rivedere una manovra così fa pensare che anche al 70-80% può fare tanto. Il problema allora si sposta sul capitolo moto.
Marquez ha confessato che ha rischiato in gara, ma a vederlo sembra lo abbia fatto solo nel momento opportuno. E’ sembrato un Marc più attento, perché, come ha ribadito anche nelle settimane scorse, non sente il limite di questa Honda. Ed è questo che per ora lo sta frenando. E su questo dovrà lavorare la casa giapponese. Non è solo una questione di assetti ma di confidenza con un mezzo ancora acerbo e che per dare fiducia a Marquez ha bisogno di interventi importanti.
La sensazione è che quando in Honda troveranno la chiave giusta per rendere la moto più adatta a Marquez, lo spagnolo tornerà ad esprimersi ai suoi livelli. E ci sarà da divertirsi. Forse non è ormai da titolo, ma almeno potrà togliersi diverse soddisfazioni. Lo scorso anno, in condizioni decisamente peggiori, ha comunque portato a casa tre gare. Questo Marquez, con una forma migliore e una moto più centrata, può fare una seconda parte di campionato in decisa crescita e preparare il terreno per il riscatto vero nel 2023. Ma se non riuscirà a fare un passo ulteriore, sarà questo il massimo che vedremo da Marquez quest’anno. E niente di più.