La Suzuki ha dato l’addio alla MotoGP, dalla quale si ritirerà al termine di questa stagione. Fabio Quartararo potrebbe pagare la scelta.
La MotoGP perderà la Suzuki nel 2023, dopo che la casa giapponese ha annunciato il proprio addio al Motomondiale senza specificarne i motivi. L’inattesa decisione è stata comunicata nella giornata di lunedì, quando sul tracciato di Jerez de la Frontera i rider stavano effettuando una giornata di test, nel giorno successivo al Gran Premio di Spagna.
Si è trattato di una di quelle decisioni che fanno restare perplessi, specialmente alla luce dei grandi investimenti degli ultimi anni. Grazie allo splendido lavoro di Davide Brivio, la casa giapponese era arrivata addirittura a vincere il mondiale nel 2020 con Joan Mir, ed anche in questa stagione è ben piazzata in classifica con Alex Rins terzo nella graduatoria generale.
Pochi mesi fa, la direzione della squadra era stata affidata a Livio Suppo, ma la scelta di dare l’addio ha lasciato tutti in subbuglio. Con ogni probabilità, dunque, Mir andrà in Honda nel 2023, sostituendo il deludente Pol Espargaró. Obiettivamente, la situazione piloti passa al momento in secondo piano, perché l’addio di una casa così importante e che aveva in mano un progetto molto valido non giova di certo all’ambiente.
La MotoGP rimarrà, dunque, priva di un costruttore di altissimo livello, ed al via resteranno Ducati, Aprilia, Honda, Yamaha e KTM. Tuttavia, la perdita della Suzuki andrà a creare anche altri ribaltoni per quanto riguarda i rider, con Fabio Quartararo che potrebbe risentirne in vista del suo futuro.
La Suzuki lascerà la MotoGP, e la decisione è arrivata in un momento cruciale per il mercato piloti. Tra Joan Mir e la casa giapponese c’erano già dei malumori, ed il flirt con la Honda era già partito da qualche tempo. Tuttavia, l’abbandono dei nipponici spedirà direttamente il campione del mondo 2020 alla concorrenza, ma anche Fabio Quartararo potrebbe dover rivedere le proprie trattative.
L’iridato avrà infatti meno margine di manovra, visto che le selle della Honda saranno occupati da Marc Marquez e Mir, quelli Ducati da Pecco Bagnaia e, con ogni probabilità, da Jorge Martin o Enea Bastianini, mentre la KTM non attrae “El Diablo” a causa della scarsa competitività.
Per l’Aprilia è fuori budget l’acquisto di un campione della MotoGP, anche se la crescita della RS-GP potrebbe cambiare gli scenari. Quartararo andrà in scadenza con la Yamaha al termine di questa stagione, ed ancora non si parla ufficialmente di rinnovo, ma tutto dipenderà dall’evolversi della situazione e delle prestazioni della M1.
Nelle prime gare, il gap dai rivali era notevole, ma sui tracciati più congeniali alla casa di Iwata, lo scenario è cambiato. Fabio ha dominato a Portimao, chiudendo secondo alle spalle della Ducati di Bagnaia a Jerez. Al momento, il francese comanda la classifica con 89 punti, seguito da vicino da Aleix Espargaró che è a -7.
Le prossime pista potrebbero sorridere alla Yamaha, ma la seconda parte di campionato cambierà i valori in campo. Ricordiamo l’andamento del 2021, con Fabio che riuscì a fare il vuoto nella prima fase, per poi amministrare il vantaggio negli ultimi appuntamenti, senza più vincere neanche una gara da Silverstone in poi.
Vista la crescita dimostrata nelle ultime due tappe, l’avversario più accreditato sembra essere proprio Bagnaia, staccato di 33 lunghezze da Quartararo. I due hanno fatto gara a parte in Spagna, staccando tutti di oltre dieci secondi. Le Mans è un tracciato che per certi versi somiglia a quello di Jerez, per cui potremmo vedere dei valori in campo simili domenica prossima. Per il francese sarà fondamentale rispondere davanti al suo pubblico, per impedire alla Rossa di farsi sotto ulteriormente.
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