Quartararo abbastanza disinteressato dal rendimento degli altri piloti Yamaha: il campione in carica MotoGP pensa a sé stesso.
È attualmente il leader della classifica generale MotoGP, ma Fabio Quartararo non può abbassare la guardia. Mancano ancora tante gare al termine del campionato e il suo vantaggio non è così grande da autorizzarlo a rilassarsi.
Portimao e Jerez sono state piste favorevoli alla Yamaha e anche Le Mans dovrebbe esserlo. Più difficile può essere il Mugello, dove nel 2021 ha vinto ma dove i limiti del motore della M1 possono condizionarlo maggiormente stavolta. Il francese è consapevole che su alcune piste rischia di dover correre un po’ in difesa.
In vista del Gran Premio d’Italia di fine maggio, Massimo Meregalli ha fatto un annuncio importante: la casa di Iwata metterà a disposizione del team un pacchetto aerodinamico aggiornato per permettere alla moto di soffrire un po’ meno in rettilineo. La speranza è che funzioni e che consenta di guadagnare qualche chilometro orario.
Per Yamaha è fondamentale venire incontro alle richieste di Quartararo. Non solo per lottare per vincere di nuovo il titolo MotoGP, ma anche nell’ottica di riuscire a rinnovargli il contratto. Com’è noto, è in scadenza a fine anno e vuole precise garanzie per firmare un nuovo accordo. Lin Jarvis è ottimista, però è necessario che la casa di Iwata dia dei segnali di miglioramento già nel corso del 2022.
Yamaha non può permettersi di perdere Fabio, unico capace di essere competitivo con la M1. Tutti gli altri piloti stanno facendo una grande fatica. E se dal rookie Darryn Binder e da Andrea Dovizioso un po’ ce lo si poteva aspettare, certamente sorprende vedere Franco Morbidelli in crisi. Frankie non sta riuscendo a mostrare il suo reale valore e quello della moto.
Quartararo, nel commentare la sua situazione e in generale quella in casa Yamaha, non si interessa particolarmente ai suoi colleghi di marca: “Sto guidando al limite – ha detto a Motorsport.com – e non ne ho più. Le altre Yamaha stanno faticando tanto, però non è un mio problema. Ho già abbastanza a cui dover pensare per essere veloce con questa moto, quindi penso a me stesso”.
Il pilota francese ha le idee chiare su come affrontare il resto della stagione: “Non devo essere conservativo, devo sempre dare il meglio. Devo essere al limite ovunque, so che in alcuni circuiti soffriremo come successo a inizio campionato”. Non sarà facile confermarsi campione del mondo MotoGP.
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