Dovizioso sta vivendo una stagione difficile: Zeelenberg analizza la situazione del pilota del team WithU Yamaha RNF.
L’esperienza post Ducati di Andrea Dovizioso in MotoGP si sta rivelando un vero fallimento. Ma se nel 2021 era rientrato dopo mesi senza gare e con una moto vecchia di due anni, adesso invece dispone di una Yamaha M1 2022 e comunque non fa risultati.
Non è che il pilota forlivese abbia dimenticato come si guida e come si va forte, ma non ha proprio feeling con il prototipo di Iwata. Il suo stile, forgiato da tante stagioni in sella alla Desmosedici GP, non va bene per l’attuale mezzo. Sta cercando di adattarsi, però per essere competitivo dovrebbe guidare come Fabio Quartararo e copiare un altro rider è sempre difficile.
Il futuro di Dovi in MotoGP è fortemente a rischio. Ad oggi è difficile immaginare che possa essere presente in griglia anche nel 2023. Senza risultati non verrà riconfermato dal team WithU Yamaha RNF, che sta anche parlando con Aprilia dato che è in scadenza con Yamaha. Trovare un’altra sistemazione nel campionato è complicato.
Dovizioso non è contento e non lo è neppure la sua squadra. È stata smentita la possibilità di un divorzio anticipato, ma c’è tanto lavoro da fare per essere competitivi e conquistare dei buoni piazzamenti. La luce in fondo al tunnel ancora non si intravede.
Il team manager Wilco Zeelenberg ha analizzato la difficile situazione del pilota forlivese: “Dovizioso attualmente ha un pacchetto complicato. Informazioni e feedback che può dare sulla moto sono ottimi – riporta super7moto.com – ma il problema più grande di tutti è quello che ha imparato con la Ducati per otto anni e che deve disimparare con la Yamaha”.
Zeelenberg è convinto che il passato in Ducati stia condizionando Dovizioso, troppo abituato alla Desmosedici GP per adattarsi al meglio sulla Yamaha M1: “Si tratta di moto completamente differenti e che richiedono uno stile di guida totalmente diverso. Ciò richiede tempo, ma sappiamo quanto sia competitiva oggi la MotoGP. Dovi non è certamente un cattivo pilota, però pochi decimi possono valere dieci posizioni. È una situazione difficile e che lo sta divorando”.
Il team WithU RNF si sta impegnando al massimo per aiutare il pilota romagnolo a uscire dalla crisi. Purtroppo, trattandosi di una squadra satellite, gli aggiornamenti tecnici arrivano in ritardo e Dovi a Jerez non ha potuto provare il nuovo forcellone che dovrebbe consentire di avere un po’ più di grip.
L’ex Ducati ha più volte ribadito che il suo problema e quello della M1 è soprattutto la mancanza di grip. Su questo tema si è “scontrato” con Quartararo, che invece ritiene il motore il maggiore difetto della sua Yamaha. Probabilmente hanno ragione entrambi e su ambedue le aree serve che a Iwata lavorino sodo.
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