Dalla Florida doveva tornare a casa con una doppietta, invece la Ferrari si è dovuta “accontentare” di un doppio podio battuta da Verstappen.
Le premesse erano altre, specialmente alla luce della prima fila completamente Rossa conquistata sabato pomeriggio. Ma le 57 tornate del GP di Miami ci hanno presentato una storia diversa, con le Ferrari costrette ad accodarsi a Max Verstappen.
L’olandese, bravissimo al via a sfilare Sainz, non ha fatto passare molto tempo prima di riuscire ad avvicinarsi al poleman Leclerc e a metterselo alle spalle, prendendo poi subito il largo. E neppure la Safety Car arrivata quasi come fonte di salvezza a seguito del botto tra la McLaren di Norris e l’Alpha Tauri di Gasly, è stata capace di riportare Charles al comando.
Che la RB18 fosse più competitiva della F1-75 è apparso da subito netto e chiaro, sebbene, in terza piazza, Carlos abbia tenuto a bada con maestria l’aggressivo Perez.
Il boss Ferrari ammette il deficit di velocità
Analizzando la prova dei suoi ragazzi, il team principal Mattia Binotto non ha potuto fare altro che constatare la superiorità degli avversari ed evidenziare la mancanza di spunto che avrebbe potuto portare perlomeno al controsorpasso del monegasco.
“Non sono soddisfatto”, ha affermato al termine dell’evento visibilmente deluso. “Si prova sempre a vincere e non ci siamo riusciti. Negli ultimi due round la Red Bull si è rivelato un paio di decimi più veloci di noi“.
Lavorare e sviluppare sono le due parole d’ordine che il dirigente italo-svizzero si è sentito di pronunciare in vista del prossimo appuntamento in programma a Barcellona.
“A Milton Keynes hanno evoluto l’auto in maniera importante in questo periodo. La speranza è che da qui in avanti possano avere una disponibilità economica limitata“, ha quindi aggiunto preoccupato.
Come da lui stesso svelato, per il Montmelo pure sulla vettura di Maranello ci saranno delle novità. Ma anche qui non vi è certezza. Non è infatti da considerarsi scontata una risposta positiva.
“Porteremo degli update e un’ala specifica, ossia quella che si usa sui circuiti ad alto carico. Siamo concentrati da inizio anno su questo pacchetto. Vedremo se funzionerà“, ha illustrato.
L’auto rivale si esprime bene sia sui lunghi rettilinei, sia in curva. Ciò significa che, malgrado la leadership in entrambe le classifiche tenga, in zona Modena c’è da rimboccarsi le maniche per non scivolare indietro.
“I nostri driver hanno comunque guidato molto bene. D’altronde sono i migliori in griglia“, ha commentato promuovendo soprattutto il madrileno. “Dopo aver cominciato male il weekend, si è saputo riprendere con una bellissima qualifica e in corsa si è difeso alla perfezione su Sergio“, la considerazione finale del manager.