La Mercedes sta vivendo una stagione terribile, ma per il futuro ci sono segnali positivi. Ecco cosa avverrà nei prossimi anni.
Il campionato della rivoluzione tecnica che ha cambiato la F1 è un affare tra Red Bull e Ferrari, con la Mercedes condannata ad inseguire da lontano. Questo è il verdetto che è emerso dalle prime cinque gare stagionali, in cui le frecce d’argento hanno recitato il ruolo delle comparsi, senza mai lottare per la vittoria.
Lewis Hamilton aveva iniziato con un terzo posto in Bahrain, ad oggi l’unico podio del sette volte campione del mondo in questa stagione, ma fu un risultato che maturò solo grazie al doppio ritiro delle Red Bull di Max Verstappen e Sergio Perez. George Russell, in quel di Sakhir, fu chiaramente più lento del compagno di squadra, ma già dall’Arabia Saudita i valori sono andati ad invertirsi.
Il nuovo arrivato sta bastonando il più blasonato team-mate, ed in Australia, con una terza posizione, ha ottenuto il secondo ed ultimo piazzamento sul podio della Mercedes in questo inizio di campionato. A Miami e ad Imola, dopo essere stato escluso in Q2, ha rimontato in entrambi i casi, chiudendo rispettivamente quinto e quarto.
L’ex Williams è l’unico pilota ad aver concluso sempre tra i primi cinque, non male per uno che ha appena iniziato a correre in un top team. Dal canto suo, Toto Wolff ha ammesso che la situazione è molto seria e che c’è ancora in ballo l’opzione di tornare alla F1 W13 con pance maggiorate, quella che aveva girato soltanto nei primi test di Barcellona.
Il team principal della casa della stella a tre punte ha detto: “A Barcellona abbiamo girato con la vecchia macchina, e quindi potremo operare un bel confronto con la versione portata in Bahrain. Decideremo dopo questa gara con quale delle due andare avanti, sicuramente ci saranno molti dati da raccogliere e su cui potremo lavorare. Mi scoccia parlare di analisi e cose del genere, ma non possiamo fare altro“.
Mercedes, ecco i piani futuri della casa tedesca
La Mercedes ha dominato l’era ibrida della F1, vincendo otto titoli mondiali costruttori consecutivi e sette piloti tra il 2014 ed il 2021, stagione in cui Max Verstappen è riuscito a detronizzare Lewis Hamilton con la Red Bull nel discusso finale di Abu Dhabi, andando a scrivere comunque un pezzo di storia.
In passato, si era parlato diverse volte di un addio del team di Brackley, che aveva già vinto tutto ciò che c’era da vincere, lasciando le briciole agli avversari. Tuttavia, l’opzione del ritiro è stata categoricamente scartata da Ola Kallenius, il boss della Daimler, gruppo che mira all’elettrificazione dell’intera gamma entro il 2030.
“Abbiamo deciso di contrastare in maniera attiva la CO2. Crediamo che questa sia la soluzione più giusta, e ciò vale anche per la F1.I prossimi regolamenti sulle power unit (che entreranno in vigore nel 2026, ndr) si concentreranno maggiormente sul lato elettrico dei motori. Ci sono anche piani chiari per rendere la F1 libera dalla CO2“.
“I nuovi regolamenti comporteranno più tempo sul giro dai componenti elettrici. C’è ancora un motore a combustione interna, ma questo motore sarà utilizzato come laboratorio per i carburanti privi di CO2, che sono indubbiamente necessari per l’aviazione ma anche per rendere più sostenibili le auto attualmente esistenti“.
Il gran capo ha parlato del futuro della Mercedes, ma anche di quello del Circus in generale riguardo all’elettrificazione: “Non siamo ancora in grado di correre un Gran Premio intero sfruttando soltanto l’elettrico. Uno sport come la F1 deve essere uno spettacolo, quindi la strada giusta per questo è ridurre presto la CO2. La tecnologia delle batterie non è ancora abbastanza lontana“.
“Tuttavia, i piani per diventare CO2 neutral con una maggiore attenzione all’elettrificazione assicurano che questo sport continui ad essere interessante e stimolante per la nostra azienda. La F1 rimane l’apice del motorsport e vogliamo continuare ancora a lungo, con un occhio alla conservazione del nostro pianeta“.