Su Youtube uno dei designer più conosciuti ha provato a proporre un nuovo Yamaha TMAX decisamente più potente. Vedere per credere.
E’ uno degli scooter più iconici e amati dagli italiani. Dal 2001 non smette di fare numeri impressionanti nel nostro Paese, segno che è quello che tutti cercano su un mezzo a due ruote per muoversi in città. Parliamo del TMAX di Yamaha, che quest’anno è arrivato all’ottava generazione, che è stata presentata lo scorso novembre a pochi giorni dall’EICMA. Le forme saranno pure cambiate nel tempo, con uno stile oggi che strizza di più al mondo racing, ma l’anima rimane sempre la stessa. Con un motore bicilindrico posizionato al centro del telaio, in alluminio, che la distingue da tutti gli altri scooter.
Da quando è sul mercato, il TMAX rimane uno dei mezzi su due ruote che tutti provano ad imitare per guidabilità e prestazioni. Ma a dire il vero, rimane ancora irraggiungibile. Sarà perché la casa di Iwata non si adagia sugli allori e ormai spinge costantemente oltre il limite con i nuovi modelli di questo scooter.
Un TMAX ancora più potente? Ecco come sarebbe
C’è però chi ha provato a “sognare” una nuova generazione di questo modello Yamaha, che strizza ancor più l’occhio al mondo delle corse, non solo nella livrea e nelle linee, ma soprattutto nel motore. E a farlo è stato un celebre architetto-designer, che su Youtube posta spesso i rendering di moto e auto. Parliamo di Tommaso D’Amico, che dopo essersi cimentato negli ultimi tempi su diversi modelli Fiat che hanno fatto la storia, rivisitandoli in chiave moderna, ha deciso di dedicarsi allo scooter che tutti gli italiani amano, insieme alla mitica Vespa, che proprio lui già in passato ha “rivisto”.
Per questa sua versione 2023 del TMAX, ha pensato innanzitutto al “cuore”, che sarebbe un motore 750 che lo rende ancor più potente. “Con il concept ho cercato, proponendo modifiche accattivanti, di non allontanarmi troppo dalla tradizionale linea che ha reso unico questo scooter“, ha detto presentando questo suo modello Yamaha. Le modifiche c, a bene vedere, non sono quindi solo di carattere estetico ma anche tecnico. L’attuale tecnologia ha comunque un ruolo basilare e, come dice D’Amico, “garantirà tutti i principi di stabilità ed affidabilità”. All’esterno notiamo colorazioni più moderne, ma soprattutto uno scarico quasi da MotoGp, oltre a un sellino in pelle con cuciture a vista, oltre a diverse prese d’aria coordinate con il disegno d’insieme che fanno distinguere questo TMAX dai modelli precedenti per il carattere più cattivo e sportivo.
La Yamaha potrebbe seguire questo “consiglio”? Difficile dirlo. Intanto la casa giapponese infatti, che da tempo per i suoi scooter ha intrapreso la strada dell’elettrico, ha depositato due brevetti distinti relativi alla tecnologia ibrida da applicare al TMAX: uno indica un sistema collegato direttamente all’albero motore, l’altro direttamente alla trasmissione del maxi scooter. E chissà che nel 2023 (o più probabilmente nel 2024) non vedremo in pista un nuovo modello. Che, come i precedenti, sarà un successo. Come sempre.