Al termine delle prime libere a Le Mans, Livio Suppo è tornato a parlare della notizia dell’addio a fine anno della Suzuki alla MotoGP.
A Le Mans hanno cominciato a rombare i motori con le prove libere, ma ad animare il paddock della MotoGP sono ben altre vicende. A partire da quella delle pressioni dei pneumatici, rivelata dal giornalista Mat Oxley di “Motorsport Magazine“, che grazie a qualche “gola profonda” è venuto in possesso di un rapporto riservato sull’utilizzo delle gomme Michelin, dal quale emerge che da inizio stagione bel 18 piloti hanno commesso almeno una volta una violazione del regolamento tecnico che riguarda la pressione minima degli pneumatici.
Ma in realtà fa ancora rumore un altro caso, quello dell’addio di Suzuki alla MotoGP a fine stagione. Una decisione presa dai vertici nelle settimane scorse senza interpellare il team, che è venuto a sapere tutto solo a cose fatte a Jerez. Una notizia che ovviamente ha sconvolto il paddock, che vede così ritirarsi uno dei marchi storici. E proprio questo ha creato allarme tra tutti i partecipanti al Mondiale.
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Al momento la Suzuki ha fatto sapere che è in trattativa con Dorna in merito alla possibilità di terminare la sua partecipazione alla MotoGP, visto che, come detto da Carmelo Epzeleta, l’uscita dal Mondiale non può essere unilaterale. E i motivi sembrano essere l’attuale situazione economica e la “necessità di concentrare gli sforzi sui grandi cambiamenti che l’automotive sta affrontando in questi anni”. Serve dunque spostare energie fisiche (personale) e materiali su altri progetti, in particolare sullo sviluppo di nuove tecnologie. La MotoGP dunque non può essere più una priorità per la casa giapponese.
Una valutazione questa che fa discutere, visto che da sempre la classe regina è la “valvola di sfogo” per i marchi per mettere a punto novità che poi magari in futuro possono finire sulle moto che finiscono in produzione. Tant’è che comunque la Suzuki ha ormai preso la sua decisione e nulla le farà cambiare idea. Ad oggi Ezpeleta non sembra preoccupato dell’addio del team nipponico, tanto che ha già fatto capire che si sono le possibilità che qualcuno si aggiunga alla “famiglia” della MotoGP. Certo è che sembra un peccato perdere un gruppo di lavoro come quello creato negli anni da Suzuki, capace di vincere il Mondiale nel 2020 grazie alla sapiente guida di Davide Brivio.
Oggi la struttura, dopo un anno difficile post-titolo, è tornata ad affidarsi a un italiano, quel Livio Suppo che ha avuto enormi successo con Honda e Ducati. E proprio questa decisione di abbandonare dopo aver scelto il meglio per tornare grande ha un po’ lasciato di stucco. I piloti in questi giorni hanno espresso le loro emozioni riguardo l’addio di Suzuki, mancava solo la voce del nuovo boss, che ai microfoni di Sky Sport ha ammesso: “Noi cerchiamo di restare concentrati sul nostro mestiere – ha detto alla fine delle prime prove libere a Le Mans -. Le decisioni sono prese dall’alto, noi cerchiamo di concludere nel migliore dei modi e vincere questo Mondiale, ce la metteremo tutta fino alla fine“.
E a chi gli chiede se è possibile che questo gruppo possa rimanere a disposizione, magari per un altro team, Suppo ha detto: “E’ un gruppo di lavoro fantastico, sono oltre 20 anni che sono nel paddock e devo dire che è un gruppo molto organizzato ed è un peccato non possa continuare. Certo, se qualche costruttore ha pensato di entrare in MotoGP qualche anno fa, difficilmente lo farà oggi. Però la struttura è organizzata. Comunque noi non ci pensiamo, per ora l’obiettivo è quello di far funzionare questo e salutare la MotoGP in maniera particolare“.