Il Gran Premio di Spagna è alle porte, con la Ferrari che ha l’obiettivo di tornare a vincere. Si va all’attacco di un record della Mercedes.
La Ferrari vuole sfatare il tabù di Barcellona e tornare ad allungare in testa al mondiale, e per farlo è pronto un grande pacchetto di aggiornamenti con il quale si interverrà sulla Rossa. Charles Leclerc e Carlos Sainz non hanno mai concluso sul podio da queste parti, e per lo spagnolo si tratterà della seconda gara di casa al volante di una monoposto del Cavallino.
L’ultima affermazione della Scuderia modenese da queste parti è datata 2013, anno in cui Fernando Alonso dominò la scena davanti alla Lotus di Kimi Raikkonen ed all’altra Rossa di Felipe Massa. Da quel momento in poi, il team più titolato della storia non ha più ottenuto grandi risultati, lasciando il dominio totale alla Mercedes.
Lewis Hamilton ha vinto qui nel 2014, e poi ininterrottamente dal 2017 in avanti. Il team di Brackley si è imposto anche nel 2015 con Nico Rosberg, e l’unica squadra diversa dalle frecce d’argento ad aver vinto nell’era ibrida è la Red Bull, vincente con Max Verstappen nel 2016. Si trattò della prima affermazione in carriera dell’olandese, che era al debutto assoluto con il team di Milton Keynes ad appena 18 anni.
La Ferrari, in quel di Miami, si è ritrovata sconfitta dall’orange, che sembra, almeno in questo momento, vivere un vero e proprio stato di grazia, che gli sta permettendo di fare una grande differenza anche a livello di guida. Il figlio di Jos appare simile ad un computer, che non commette mai errori e che trova sempre il modo per andare oltre i (pochi) limiti della vettura.
La RB18 ora fa realmente paura, ma Leclerc e Sainz sanno benissimo che questo è il momento di reagire. A Barcellona arriveranno tante novità tecniche, e si correrà su una pista favorevole al Cavallino. Nella tappa successiva, quella di Monte-Carlo, la Rossa dovrebbe esaltarsi ancor di più, grazie ad una monoposto molto equilibrata nei tratti lenti.
Ferrari, a Barcellona per eguagliare la Mercedes
La Ferrari vanta il record di vittorie sulla pista di Barcellona, avendo vinto ben otto volte, una in più rispetto alla Mercedes. Il dominio nell’era ibrida del team di Brackley ha fatto crollare molti primati appartenenti alla Scuderia modenese, tra cui quello delle doppiette in qualifica.
Le gesta di Lewis Hamilton, Nico Rosberg e Valtteri Bottas hanno portato la Stella a tre punte ad ottenere ben 82 prime file complete nella storia della F1, scavalcando proprio la Rossa. Con l’1-2 piazzato da Charles Leclerc e Carlos Sainz in quel di Miami, la Ferrari si è riportata a -1 dai rivali, ed in Spagna l’obiettivo sarà quello di eguagliare le frecce d’argento.
Le caratteristiche della pista, come detto, e gli aggiornamenti che arriveranno non rendono impossibile questo scenario, grazie ad una vettura tornata finalmente competitiva. L’ultima doppietta in qualifica della squadra diretta da Mattia Binotto risaliva al Gran Premio del Messico del 2019, con Leclerc primo davanti a Sebastian Vettel.
Da quel giorno erano passati quasi tre anni, ma il digiuno è stato finalmente spezzato nel Gran Premio di Miami, anche se poi non è arrivato il successo in gara. La Red Bull insegue la doppietta in qualifica dal Gran Premio del Messico del 2018, quando fu Daniel Ricciardo a siglare la pole position davanti a Verstappen.
In termini di doppiette in gara, il team di Milton Keynes è tornato a farne una ad Imola, ad oltre cinque anni dal GP della Malesia 2016, quando l’australiano chiuse davanti al campione del mondo nel giorno della rottura del motore che costò il titolo ad Hamilton. Il Cavallino è tornato a fare 1-2 in Bahrain, e l’obiettivo è quello di ripetersi sin da subito.