La Ferrari si presenta a Barcellona con un importante pacchetto di aggiornamenti. Tra le novità, ce n’è una che farà la differenza.
In casa Ferrari c’è grande trepidazione per il Gran Premio di Spagna, che si disputerà domenica sul tracciato di Barcellona. Il Cavallino, su questa pista, detiene il record di successi, avendone staccati ben otto. Il primo è storia del 1996, quando Michael Schumacher firmò il primo capolavoro in Rosso, imponendosi sotto ad un vero e proprio nubifragio.
Quasi tutte le affermazioni sono state frutto del talento del Kaiser di Kerpen, che ne ha però lasciate tre a coloro che lo hanno succeduto, dopo essersi imposto anche nel 2001, 2002, 2003 e 2004. Nel 2007 il dominio fu di Felipe Massa, seguito l’anno dopo da Kimi Raikkonen. Il Cavallino è a digiuno al Montmeló dal 2013, nel giorno dell’ultima vittoria in carriera di Fernando Alonso.
Negli ultimi anni, la Ferrari non ha mai digerito questo tracciato, accusando un gap enorme dalla concorrenza specialmente nel terzo settore. Tutti ricorderete il 2019, anno in cui la Rossa ben figurava nei primi due settori, per poi prendersi quasi un secondo nell’ultimo intermedio dalle Mercedes.
In questo 2022, tutto è invece cambiato, e quel tratto dovrebbe sposarsi alla perfezione con le caratteristiche della F1-75, che sarà dotata di diverse novità tecniche per dare la caccia alla Red Bull. La RB18, che ad Imola ha subito i primi interventi in termini di sviluppi, è diventata la monoposto di riferimento, mettendosi in scia al Cavallino in entrambe le classifiche mondiali.
La Scuderia modenese, per preparare al meglio la trasferta spagnola, ha disputato il proprio filming day sul tracciato di Monza, con Charles Leclerc che è sceso in pista la scorsa settimana, completando 17 giri, l’equivalente dei 100 km permessi dalla FIA per questa tipologia di test. Per Barcellona, stando a quanto riportato da “Motorsport.com” è atteso il debutto di una nuova ala posteriore ad alto carico, che potrebbe essere utilizzata anche a Monte-Carlo.
Sulla Ferrari ci saranno diverse novità tecniche, anche se le modifiche alle pance di cui si era parlato probabilmente non saranno presenti. Assieme all’ala posteriore ci saranno però diversi aggiornamenti per quanto riguarda il fondo, essenzialmente per due motivazioni: aumentare l’efficienza ed avvicinarsi alla Red Bull e limitare al massimo il porpoising.
Stando a quanto riportato da “La Gazzetta dello Sport“, proprio le novità attorno al fondo saranno le più interessanti, e c’è un motivo dietro a tutto ciò. Sulle monoposto ad effetto suolo, circa il 50% del carico viene prodotto proprio dal fondoscocca, ed ottimizzare questa zona della monoposto potrà sicuramente aumentare le prestazioni.
Stando a quanto riportato dalla Rosea, il nuovo pacchetto della Ferrari dovrebbe valere, all’incirca, 3-4 decimi di secondo, il che si tradurrebbe in un’ottima occasione per tornare davanti alla Red Bull. Il Gran Premio di Spagna è un crocevia in ogni stagione, visto che tutte le squadre sono solite portare importanti novità tecniche in questo appuntamento.
Secondo le ultime indiscrezioni, l’Aston Martin, tanto per fare un esempio, dovrebbe portare un posteriore e delle pance molto riviste, in una sorta di mini-copia della F1-75. I concetti portati in pista dal Cavallino hanno stregato la concorrenza, ma ora è giunto il momento di rispondere alla RB18 ottimizzando il già buon pacchetto a disposizione.
Mattia Binotto, dopo la sconfitta di Miami, aveva detto che in fabbrica si era speso molto tempo per sviluppare al meglio le novità tecniche, ed ora è necessario che esse siano perfettamente funzionanti. Il team di Milton Keynes sta invece preparando la riscossa, visto che entrò il GP di Silverstone c’è l’obiettivo di far scendere di altri 7 kg il peso della propria vettura. La sfida è solo agli albori, e nelle prossime settimane ne vedremo delle belle.
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