Il leader della classifica iridata, Charles Leclerc, ha già la mente al suo appuntamento di casa. Di recente proprio su quelle strade ha avuto un incidente.
E’ inutile negare che il secondo sogno di Charles Leclerc dopo la vittoria mondiale è il trionfo nella sua Montecarlo. Anche per questo ogni volta che la carovana si trova a fermarsi in zona Principato, lui sembra andare in tilt.
A dircelo sono i dati. Nel suo anno di debutto nella massima serie, ovvero il 2018, quando difendeva i colori della Sauber, il #16 tagliò il traguardo in 18esima piazza. Non meglio gli andò nel 2019, già con la tuta rossa. In quel caso fu addirittura costretto al ritiro. E se nel 2020 gli è andata perché perché non si è corso, il 2021 è stata una mazzata. Autore della pole position con tanto di clamoroso botto finale contro le barriere, dovette bere l’amaro calice della mancata partenza a causa dei gravi danni riportati dalla sua SF21.
In tre edizioni disputate nemmeno una gioia. E giusto per mettere ancora di più il dito nella piaga, non possiamo non citare quanto avvenuto lo scorso fine settimana mentre stava prendendo parte al Grand Prix Historique al volante della mitica Ferrari 312 B3 guidata da Lauda e Regazzoni. In quel caso i freni lo hanno abbandonato e lui è andato dritto alla Rascasse, rovinando in maniera importante il posteriore della vettura.
Pur conoscendo ogni centimetro del tracciato avendolo percorso a piedi migliaia di volte, il “Predestinato” proprio non ce la fa. Colpa della sorte o della pressione, ma in ogni frangente in cui si trova nel suo giardino accade qualcosa.
La speranza per i tifosi del Cavallino e i suoi in particolare, è che l’immancabile incidente annuale sul circuito monegasco, lo abbia scontato la passata domenica.
Il 24enne, intanto, mette le mani avanti o meglio detta le regole di ciò che bisogna fare su una pista tanto insidiosa, creatrice di pericoli un po’ ovunque. “La sfida per un pilota di F1 che corre sulle strade di Montecarlo è che non c’è margine di sbaglio. E ciò è molto apprezzato“, ha analizzato a Sky Sports evidenziando proprio il carattere probante del layout che, di conseguenza, mette in luce punti di forza e debolezze dei corridori.
“Per quanto mi riguarda, rappresenta altresì il percorso che, da bambino, facevo alla mattina con il bus per andare a scuola, quindi è piuttosto speciale per me. Non ho ancora vinto qui, quindi spero sia l’occasione buona“, ha concluso con un augurio.
La Casa di Borgo Panigale è un sogno per tantissimi giovani che vogliono lavorare nel…
Per Jorge Martin lo scorso weekend rimarrà nella sua memoria come uno dei più belli…
Il boss della Mercedes, Toto Wolff, aveva sentito un pilota esperto prima di scegliere di…
Il circus della F1 si è spostata a Las Vegas per la terzultima tappa del…
Jorge Martin avrebbe meritato di transitare nel team factory della Casa di Borgo Panigale, ma…
Lewis Hamilton è ormai pronto per sbarcare in Ferrari, ma a partire dal 2025 dovrà…