La MotoGP ha deciso di organizzare un evento per omaggiare Valentino Rossi. Il “Dottore” è però molto deluso da un preciso aspetto.
Il 14 novembre del 2021, Valentino Rossi ha chiuso definitivamente la sua avventura nel Motomondiale. Con un decimo posto nel Gran Premio di Valencia in sella alla Yamaha del team Petronas, si è chiuso il sipario su una carriera con ben pochi eguali, che lo ha proiettato nella leggenda per direttissima.
Dopo aver vinto nove titoli mondiali, sette dei quali in top class, il “Dottore” ha deciso di abbracciare una nuova vita. Lo scorso 4 marzo è venuta al mondo Giulietta, la primogenita del pilota di Tavullia e della sua compagna, Francesca Sofia Novello, nata, ironia della sorte, proprio nel corso del primo week-end di gara della MotoGP dopo il ritiro di Valentino Rossi, in Qatar.
Nel 2022, l’ex Yamaha, Ducati ed Honda ha iniziato la sua nuova avventura, scendendo in pista nel combattutissimo Fanatec GT World Challenge a bordo dell’Audi R8 LMS gestita dal team WRT. Il “Dottore” gareggia nella serie endurance (quella che prevede una gara da 3 ore) con Nico Muller e Frédéric Vervisch, e con il solo Vervisch in quelle della serie Sprint (due gare a week-end da un’ora ciascuna).
L’ex pilota Gabriele Tarquini ha dichiarato che la leggenda della MotoGP potrà crescere ed imparare molto, ma raggiungere il livello dei driver ufficiali, che da anni gareggiano in queste categorie, sarà molto difficile. Valentino ha commesso anche diversi errori, come quello nella pit-lane di Imola o nelle qualifiche di Brands Hatch e Magny-Cours, ma la cosa non sorprende.
Guidare una Gran Turismo è un mondo completamente diverso rispetto a quello delle due ruote, con riferimenti in staccata e velocità di punta molto differenti. Altra caratteristica fondamentale è il peso, visto che una GT va ben oltre i 1000 kg di massa, contro le “leggere” MotoGP. A fine luglio, il “Dottore” sarà anche di scena alla 24 ore di Spa, una delle gare più affascinanti e difficili del panorama mondiale del motorsport.
Sabato scorso, la MotoGP ha annunciato che in occasione del Gran Premio d’Italia, previsto al Mugello per domenica 29 maggio, verrà effettuato il ritiro del #46 appartenuto a Valentino Rossi. Si tratterà di una giornata storica per il motociclismo, considerando che la leggenda di Tavullia ha costruito un vero e proprio brand sul numero che indossa.
Anche l’Audi R8 LMS con cui gareggia ora è iscritta con il #46, che non vedremo più al via nel Motomondiale. Tuttavia, Valentino Rossi non è d’accordo con questa scelta, ed ha palesato tutto il proprio disappunto in un’intervista riportata da “MowMag.com” nelle ultime ore.
“Da una parte mi dispiace che il #46 venga ritirato, credo che sarebbe stato bello vederlo tra una decina o una ventina d’anni indosso a un altro pilota di MotoGp. Ma dall’altra sarà una bella cerimonia. Sarò al Mugello per seguire i piloti dell’Academy e del Mooney VR46 Racing Team. Credo che sarà uno splendido fine settimana e che ci divertiremo“.
Valentino Rossi sarà in pista a giugno per la 1000 km di Le Castellet, la gara più lunga della stagione dopo la 24 ore di Spa: “Sarà un bel test, è una gara molto lunga, che verte sulla durata di 6 ore ed è una preparazione per la 24 ore di Spa. La pista? Quando ho provato non era andata benissimo, ora vediamo come andrà“.
Il “Dottore” appare molto determinato, e siamo sicuri che l’impegno e la volontà di crescere non mancheranno ad uno del suo calibro. Vederlo al Mugello farà un effetto particolare, considerando che arriverà in Toscana non più da pilota ma da attento osservatore. Una motivazione in più per i suoi giovani, che puntano a seguirne le orme.
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