F1, Fernando Alonso fa a pezzi Lewis Hamilton: che bordata!

Il Samurai della F1, Fernando Alonso, dimostra di avere ancora il dente avvelenato nei confronti dell’ex compagno di squadra, ma poi arriva l’elogio a sorpresa.

Dall’alto dei suoi 32 GP vinti e dei due mondiali conquistati nell’epoca buona della Renault, Fernando Alonso ha certamente tutti i titoli per poter dare un giudizio corretto sulla storia che ci sta raccontando il Circus quest’anno. Ed è innegabile che tra le sorprese in negativo figuri Hamilton. Dopo aver dominato pressoché ininterrottamente dall’inizio dell’era ibrida nel 2014, all’improvviso l’inglese ha perso tutto il suo potere.

Fernando Alonso (Getty Images)
ABU DHABI, UNITED ARAB EMIRATES – DECEMBER 15: Fernando Alonso (ESP), Alpine F1 Team during Formula 1 testing at Yas Marina Circuit on December 15, 2021 in Abu Dhabi, United Arab Emirates. (Photo by Hasan Bratic/DeFodi Images via Getty Images

Insidiato e beffato da Max Verstappen in un finale di 2021 che fa ancora discutere, il #44 era rimasto talmente ferito da far perdere le proprie tracce fino allo scorso febbraio, tanto da far pensare ad un suo ritiro. Tornato in pista in occasione dei test invernali del Montmelo, la scarsa competitività della sua W13 lo ha fatto ripiombare nel buio, subendo anche l’aggressività del giovane vicino di box Russell.

Alonso, un pugno e una carezza per Hamilton

Analizzando le prestazioni di Lewis dal Bahrain ad oggi e in particolare il distacco in classifica da George, quarto con 59 punti contro i 36 del britannico, Alo ha una volta di più punzecchiato l’ex collega di marca in McLaren nel 2007, mai davvero digerito.

Questa è la natura dello sport“, ha dichiarato alla BBC sul crollo del 37enne, passato dalla lotta per il successo a quella per la top 10. “A volte capita di avere una macchina migliore, altre meno e devi rimboccarti le maniche per progredire”, ha aggiunto sottolineando come chi è al volante conti sempre di meno rispetto al mezzo tecnico.

Ham sta guidando benissimo, eppure è un secondo indietro rispetto ai più forti“, ha puntualizzato paragonando il rivale a sé stesso, ormai da tempo abituato a dover fare i conti con una monoposto incapace di dare battaglia in testa.

Per il quasi 41enne, spesso nonostante la F1 attuale sia comandata dai veicoli più che dagli uomini, non si dà abbastanza credito a chi questi bolidi li costruisce e sviluppa. “Il nostro è uno sport d’equipe, ma ci si scorda specialmente in caso di vittoria. I titoloni, infatti, sono sempre per i driver“, ha considerato l’asturiano. “E’ capitato a me quando riuscì a battere Schumacher. L’argomento più discusso era quello, non che la mia monoposto fosse affidabile e veloce“.

Per Ham è lo stesso“, ha proseguito nel ragionamento. “Firmate 100 pole è pazzesco, ma per farcela devi avere il miglior pacchetto del lotto per molto tempo. Ha meritato tutto ciò che ha conquistato, ma il campionato in corso fa capire che i record sono stati possibili grazie all’auto”.

In merito invece al confronto con l’ex Williams, più in sintonia con le wing car, il corridore di Oviedo non si è detto stupito. Il valore dimostrato quando era a Grove faceva già presagire che sarebbe stato un osso duro al passaggio alla Stella. “Siamo soltanto alla quinta corsa, e di solito quando ci sono difficoltà Lewis viene fuori. Ecco perché credo che il mondiale lo chiuderà comunque davanti al suo connazionale“, la sentenza dello spagnolo dell’alpine.

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