L’Aston Martin è al centro di critiche da parte di Red Bull, ma la FIA la assolve: il team di Milton Keynes non ci sta.
A Barcellona più scuderie di F1 hanno portato aggiornamenti e a sorprendere è stata soprattutto l’Aston Martin, che si è presentata con una monoposto che ricorda in maniera evidente la Red Bull. In molti hanno subito pensato a una copiatura, vista la netta somiglianza.
La FIA ha avviato un’indagine per scoprire se vi fosse qualche tipo di irregolarità, ma ha escluso la presenza di violazioni. Il team di Silverstone ha anche comunicato di aver dimostrato che la versione portata in Spagna era in galleria del vento già a novembre.
La squadra di Lawrence Stroll fu al centro di un caso già quando si chiamava Racing Point e nel 2020 venne accusata di aver copiato la Mercedes W10. Adesso le polemiche ripartono, anche perché ci sono tecnici della Red Bull che sono migrati in Aston Martin e ciò alimenta dei sospetti sulla regolarità di quanto fatto.
La scuderia di Milton Keynes non si accontenta dell’indagine fatta dalla FIA e delle parole della squadra avversaria. Vuole che la vicenda venga ulteriormente approfondita per verificare se davvero siano state rispettate le norme oppure qualcuno abbia compiuto qualcosa di illegale.
Erik van Haren, giornalista di De Telegraaf, ha riportato le seguenti dichiarazioni della Red Bull: “Abbiamo preso atto della dichiarazione della FIA. Sebbene l’imitazione sia la più grande forma di adulazione, qualsiasi replica del design dovrebbe rispettare le regole sul Reverse Engineering. Se si fosse verificato un trasferimento di IP, ciò costituirebbe una violazione delle norme e sarebbe preoccupante”.
Anche se l’Aston Martin ha dimostrato alla FIA di non aver compiuto irregolarità, la Red Bull non è affatto convinta di questo. Sospetta che alcuni suoi tecnici ex tecnici finiti nella scuderia rivale possano aver trasferito proprietà intellettuale in modo illecito.
Il team di Milton Keynes è indignato. Christian Horner si è detto arrabbiato e ha definito la AMR22 un clone della RB18. Helmut Marko a Sky Sport Germany è stato netto: “Si tratta di una copia incredibile. Ci sono prove che stiamo esaminando dettagliatamente, elementi che dimostrano che sono stati scaricati dei dati. È possibile realizzare una copia così simile alla nostra macchina senza avere alcuna documentazione?”.
In Red Bull temono che qualche ex tecnico abbia rivelato dettagli tecnici importanti della RB18. Tra coloro che sono passati in Aston Martin c’è l’ex capo dell’aerodinamica Dan Fallows, che però è arrivato solo ad aprile e dunque è difficile pensare che in poco tempo abbia potuto incidere. Servono prove per fare accuse e arrivare sentenze di colpevolezza. Vedremo se ci saranno sviluppi in tal senso.
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