Nella terza gara del MotoAmerica Danilo Petrucci riporta un terribile incidente a 280 km/h: l’incredibile racconto del pilota ternano.
Danilo Petrucci ha disputato la sua terza gara stagionale nel MotoAmerica al Virginia International Raceway, per la prima volta senza riportare una vittoria dal suo esordio nel campionato Superbike a stelle e strisce. Ma non solo la doppia vittoria è andata al pilota della Yamaha Jake Gagne, ma è stato protagonista di uno spaventoso incidente che solo per pura fortuna non ha causato problemi più seri all’ex pilota MotoGP.
Il ternano si è subito posizionato alle spalle di Jake Gagne alla partenza, ma la sua gomma stavolta ha perso qualche colpo nella seconda parte di gara. Al termine di Gara 1 alle spalle di Gagne si è piazzato Scholtz con un distacco di circa 3 secondi, mentre Petersen è salito sul gradino più basso del podio. Danilo Petrucci ha preferito essere prudente accontentandosi di un quarta posto con un gap di 15 secondi dal vincitore.
Petrucci senza soccorsi
Al termine di Gara 2 è avvenuto l’incidente pauroso a 280 km/h che ha lasciato attoniti i suoi tanti tifosi che lo seguono in questa avventura d’Oltreoceano. Danilo Petrucci ha chiuso al terzo posto guadagnando punti preziosi che gli permettono di guidare ancora la classifica del MotoAmerica con 104 punti, seguito da Mathew Scholtz a 4 punti di distanza-
Ma a gara già conclusa, Danilo Petrucci ha subito una caduta agghiacciante in mezzo al rettilineo d’arrivo non appena ha visto la bandiera a scacchi. Il pilota Ducati ha dovuto scansare un avversario ed è caduto ad altissima velocità distruggendo alcuni cartelloni pubblicitari posti a bordo pista. Non ci sono immagini di quanto avvenuto, ma è stato Petruz a darne notizia e a pubblicare alcuni scatti delle ferite sul suo profilo social.
Ciò che fa riflettere è che non sia arrivato nessuno a soccorrerlo, né gli steward né il personale medico del circuito. Da qui la decisione di recarsi direttamente al Centro Medico per farsi curare le profonde ferite. “Giusto per informarvi, sono caduto a 280 km/h al traguardo, un curvone in sesta marcia, per evitare un rivale – racconta Danilo Petrucci sui social -. Ho preso tre cartelloni, ho diverse ustioni e lividi e un taglio profondo alla caviglia che ha richiesto cinque punti di sutura. Sono rotolato a terra per oltre 100 metri, è stata una delle peggiori cadute che abbia mai avuto. Per due minuti sono rimasto sdraiato a terra con il rumore delle moto che mi passavano accanto senza che nessuno mi aiutasse. Mi sono rialzato da solo e andato al centro medico a piedi”.