Oltre ai problemi tecnici, la Rossa deve anche preoccuparsi dei passi in avanti della Mercedes. Mattia Binotto lo aveva annunciato e ora i fatti gli stanno dando ragione.
Ci sarebbero volute sei gare per capire il reale valore delle auto 2022. Il team principal della Ferrari lo aveva dichiarato alla vigilia della stagione e ora i valori di forza sono emersi. La Red Bull ha recuperato i punti persi nelle prime corse e comanda la classifica costruttori. La Ferrari ha lanciato degli aggiornamenti importanti, i primi della stagione, sul tracciato di Montmeló e tutto sembrava ideale per cogliere la terza vittoria del campionato.
Un problema alla Power Unit di Leclerc ha frenato la cavalcata sul più bello, rispedendo i tifosi della Rossa nello sconforto. Il ritiro è stato pesantissimo, anche perché la vittoria era servita su un piatto d’argento. La F1-75 si è dimostrata molto competitiva su un tracciato probante, nel confronto diretto con le RB. Montmeló è molto demanding con temperature elevatissime che hanno messo a dura prova tutte le vetture. La Ferrari ha colto molto meno di quanto avrebbe meritato, incappando nell’ennesima domenica storta di Carlos Sainz.
Lo spagnolo era chiamato ad una prova d’orgoglio davanti al suo pubblico di casa, ma ha ancora palesato grossi limiti di adattamento sulla wing car italiana. La questione sta diventando molto delicata. Il rinnovo di contratto, invece, di rilassare il madrileno sembra averlo gettato in un anomala comfort zone. CS55 ha iniziato a fare errori che non aveva mai fatto prima, nell’arco della sua intera carriera in F1. Un ruolo determinante lo ha avuto la pressione. Il madrileno non aveva mai guidato un’auto in grado di vincere e ora tutti si aspettano il definitivo salto di qualità.
L’esperto Sergio Perez sta facendo, decisamente, meglio rispetto al figlio d’arte del Matador e anche George Russell sta dimostrando di non soffrire la pressione. Il giovane inglese ha colto il suo secondo podio in stagione, dimostrando di essere già all’altezza dei migliori piloti della griglia. La rimonta, dopo la foratura al primo giro, di Lewis Hamilton ha dimostrato tutti i progressi della Stella a tre punte. La W13 ha risolto in parte i problemi di porpoising e ora sta diventando sempre più un fattore nella lotta tra Red Bull Racing e Ferrari.
Ferrari, Binotto lancia l’allarme
Sulle stradine del Principato di Monaco la Mercedes rischia di ritrovarsi nelle prime due file. Le possibilità ora sono più che concrete per George e Lewis, come sottolineato anche da Mattia Binotto. La Mercedes è risalita sul podio in Spagna con l’inglese più giovane, dando vita ad uno dei duelli più belli della stagione. George si è difeso come un leone dagli attacchi del campione del mondo. La W13 ha dato segnali di crescita sotto tanti punti di vista.
Toto Wolff ha esaltato il lavoro della sua squadra, spiegando che il passo in avanti è stato incoraggiante. Non potranno lottare per il titolo mondiale probabilmente, ma secondo il giudizio del team principal della Mercedes la W13 dovrebbe e potrebbe fare ulteriori progressi per giocarsi, stabilmente, le prime due posizioni.
“Ho visto una monoposto che oggi mi ha ricordato quelle delle stagioni precedenti – ha tuonato l’austriaco a Motorsport.com – al primo giro ci siamo trovati più di 30 secondi dietro all’intero gruppo e con una gran rimonta siamo arrivati vicini al podio. È un dato molto incoraggiante e mostra che abbiamo fatto un grande passo avanti. Dobbiamo scommettere sul fatto che possiamo entrare nella lotta per il mondiale. Ma serve una macchina in grado di finire prima e seconda. E penso che abbiamo valide ragioni per credere che potremo arrivarci”.
Mattia Binotto ha fatto una previsione sulla Mercedes in vista della corsa del Principato. “Monaco è un GP a sé. È una gara nella quale ciò che si è visto a Barcellona non è detto che sia pertinente. Nel Principato mi immagino che la Mercedes possa far parte della lotta, perché è una macchina che ha carico e trazione – ha spiegato l’ingegnere di Losanna al termine del Gran Premio di Spagna – non sarei affatto sorpreso se George Russell e Lewis Hamilton possano fare una buona gara in un cittadino come Montecarlo. Per me bisogna fare un reset: sarà importante fare un giro pulito, sarà importante il pilota che nel giro da qualifica trovi il ritmo giusto e senza traffico. Ci saranno tanti aspetti e tanti dettagli che potranno fare la differenza”.