Ducati al centro dell’attenzione quando si tratta di innovazioni: il tecnico parla di psicosi generale da parte degli avversari.
La notizia dell’uscita dal Mondiale da parte della Suzuki ha messo da parte la fuga di notizie avvenuta dopo il GP d Jerez vinto dalla Ducati di Pecco Bagnaia, non senza qualche polemica. Infatti un giornalista ha pubblicato la tabella relativa alla pressione delle gomme dei piloti, facendo notare che il pneumatico anteriore dell’alfiere piemontese fosse leggermente al di sotto del limite regolamentare.
E’ poi venuto a galla che c’è un tacito accordo fra i costruttori che tollerano alcune oscillazioni, dal momento che ognuno ha un tipo di sensore che può variare i rilevamenti rispetto all’altro. Dal prossimo anno la Dorna assicura che ci sarà un sensore unificato per tutti in modo da avere una norma più severa e stringente, ma resta il fatto che la notizia sia trapelata solo dopo la vittoria della Ducati a Jerez de la Frontera. In effetti la Casa di Borgo Panigale continua a far parlare e discutere da molto tempo.
Ducati e la pressione delle gomme
La caccia alle streghe nei confronti del marchio emiliano è iniziato già diversi anni fa con le winglets, poi con le carene aerodinamiche, con lo spoiler al posteriore. Di recente con il nuovo dispositivo hosleshot all’anteriore che ha spinto i rivali a fare quadrato contro l’ultima innovazione studiata da Gigi Dall’Igna e dai suoi uomini. Adesso Ducati è ritornata al centro dell’attenzione dopo la vittoria in Andalusia, conquistata con una pressione della gomma anteriore leggermente al di sotto del limite, ma senza violare il regolamento.
Basti pensare che a Portimao erano ben dieci le moto con pressioni pneumatici “anomale”, ma nessuno ne ha parlato. “Le altre fabbriche hanno paura della Ducati – ha dichiarato Fonsi Nieto al giornale spagnolo ‘AS’ -. Ultimamente succede sempre. In commissione ci sono state lamentele per le innovazioni della Ducati, come tutto il sistema dell’anteriore della moto. Quando succede qualcosa di tecnico, tutti si lamentano sempre della Ducati e, sinceramente, questo mi eccita, perché significa che le cose stanno andando bene”.
Il team manager del team Pramac Racing sottolinea come Ducati non abbia violato nessun regolamento. Eppure ha scatenato una scia di polemiche senza precedenti. “In questo momento, se vai sotto pressione non possono darti alcuna sanzione. Ci stanno lavorando per il prossimo anno… Se prendiamo la gara in Portogallo e quella in Indonesia sotto la pioggia, c’erano più di dieci moto con la pressione più bassa”.