Marquez si deve operare di nuovo? Marc svela la verità

Preoccupano le condizioni fisiche di Marquez, il quale potrebbe essere costretto a tornare sotto i ferri. Ecco le sue sensazioni al Mugello.

Marc Marquez di nuovo nei guai sul fronte salute? La domanda resta aperta. Quinto nel round d’apertura stagione in Qatar, ma in seguito costretto a saltare Indonesia e Argentina per i problemi di diplopia tornati a farsi sentire, lo spagnolo è rientrato in Texas concludendo la corsa in sesta piazza. Risultato replicato in Portogallo e in Francia, mentre ad Jerez, trascinato dall’aria di casa ha tagliato il traguardo a ridosso del podio.

Marc Marquez, Honda (Ansa Foto)
Marc Marquez, Honda (Ansa Foto)

Per il momento, il 29enne non pare essere in grado di poter ambire a qualcosa di più perché sebbene sia tornato ad allenarsi come ai vecchi tempi, le sue condizioni non sono ottimali, senza contare che con la RC213V 2022 non è stato ancora amore.

Come sta davvero Marc Marquez

Lui dal canto suo nicchia e alla vigilia del GP del Mugello nega qualunque vera fonte d’ansia. E davanti all’ipotesi di una nuova operazione, nega con fermezza. “Non c’è alcun intervento in vista. E’ sufficiente il lavoro che sto continuando a fare con i medici“, ha riferito dal paddock toscano.

A metterlo maggiormente in agitazione è la mancanza di feeling con la moto. Una bestia indomabile piuttosto diversa dalle sorelle maggiori, confezionate ad uso e consumo del #93.

Purtroppo per lui i due anni tribolati sotto il profilo fisico hanno costretto la Honda ad un cambio di strategia più focalizzata verso un mezzo a portata di tutti e non adatta soltanto ad un pilota.

Al momento non mi aiuta. Soprattutto mi manca la fiducia sull’anteriore a centro curva“, ha ammesso rivelando che a breve potrebbero arrivare delle novità dal Giappone utili per ridurre questa problematica.

Guardando a domenica c’è un po’ più di positività. “Potremmo andare meglio, ma per il mio stile resta comunque un tracciato impegnativo. Era così pure quando gareggiavo in Moto 2. Diciamo che da avvio campionato il trend si è ribaltato e dove prima faticavo, ho cominciato ad essere competitivo e viceversa“, ha spiegato.

Infine sul tema caldo dei sorpassi, difficili da effettuare, manco si fosse in F1, a causa di un’aerodinamica invadente, il rider di Cervera ha argomentato: “Ognuno la vede a modo proprio. Chi è favorevole al suo utilizzo massiccio, chi all’abbassatore, chi alla potenza, chi alla velocità massima. Bisogna capire in quale direzione si vuole andare“.

A contare è l’approccio univoco. Meglio lo spettacolo o la tecnica? Questa è la questione.

E’ necessario stabilire regole chiare con limiti precisi”, ha ribadito facendo un riferimento agli spettatori che dai loro divani assistono alle corse. “La differenza di spunto non si percepisce. Al contrario ad essere apprezzata è la possibilità di assistere a delle belle battaglie“, ha chiosato con un messaggio netto alla Dorna.

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