La qualifica della MotoGP al Mugello ha assegnato la pole position a Fabio Di Giannantonio. Cinque le Ducati davanti a tutti.
Pole position strepitosa per il Gran Premio d’Italia della MotoGP al Mugello per Fabio Di Giannantonio, che girando in 1’46”156 ha battuto Marco Bezzecchi e Luca Marini. Il rider romano ha firmato una vera e propria impresa, trovando un feeling incredibile con la sua Ducati sulla pista umida del Mugello.
Davanti a tutti ci sono due rookie, con Bezzecchi che per soli 88 millesimi non è riuscito a portarsi a casa la partenza al palo. Altra grande gioia per il Gresini Racing, che dopo le vittorie di Enea Bastianini si gode ora anche una pole position. Seguono, come detto, le due Ducati del Mooney VR46 Racing Team, con Bezzecchi e Marini che completano la tripletta italiana. Sono cinque le Desmosedici davanti a tutti, con Johann Zarco e Pecco Bagnaia quinto.
La prima non-Ducati è la Yamaha di Fabio Quartararo, molto bravo nel piazzarsi in seconda fila nonostante una M1 molto deficitaria. Settima l’Aprilia di Aleix Espargaró, davanti alla Honda LCR di Takaaki Nakagami, Pol Espargaró e Bastianini, non troppo in forma oggi.
Le qualifiche della MotoGP al Mugello sono state caratterizzate dal maltempo. Il Q1 inizia con i rider che scendono in pista con gomme da pioggia, e tutti vanno subito a cercare di spingere al massimo vista la previsione di un temporale più intenso. Marc Marquez si prende subito un rischio non da poco alla Scarperia-Palagio, riuscendo però a tenere in piedi la sua Honda.
Brad Binder azzarda le slick sulla sua KTM, mentre arrivano i primi tempi per gli alfieri della MotoGP. Miguel Oliveira, che sul bagnato ha vinto in Indonesia, piazza subito il best lap, seguito dalla Ducati di Jack Miller. L’australiano è uno dei migliori in queste condizioni complicate, ma i suoi tempi si alzano visto l’aumentare della pioggia nella zona delle Biondetti.
Tuttavia, il resto del tracciato si dimostra adatto per le gomme da asciutto, e Binder si mette davanti a tutti con uno spettacolare 1’52”402. Maverick Vinales punta sulle slick, così come Michele Pirro con la terza Ducati ufficiale. Tutti passano agli pneumatici da asciutto, anche se limare il crono di Binder non sarà di certo facile.
Dalla zona centrale della pista inizia un vero e proprio diluvio, che non permette ai rider di abbassare i propri tempi. Con un colpaccio, Pirro sale secondo, ma proprio in quel momento diminuisce nuovamente l’intensità dell’acqua e tutti gli altri iniziano a scendere nelle prestazioni.
Marquez inizia a volare, ma anche Miller e Fabio Di Giannantonio non sono da meno. L’otto volte campione del mondo della MotoGP sale in cattedra in 1’48”843, seguito dall’australiano e dall’alfiere del Gresini Racing. Di Giannantonio si mette addirittura davanti in 1’47”649, ponendosi davanti alla Honda #93.
Oliveira sale secondo, ma poi arrivano gli altri con Di Giannantonio che in 1’47”219 conclude davanti a Marquez. Sono loro due a passare in Q2, con Miller e Pirro che restano fuori con le Ducati ufficiali. Disastro per le Suzuki con Alex Rins e Joan Mir, i quali non hanno mai avuto il passo per cercare di qualificarsi e che partiranno dalle retrovie.
Il Q2 inizia con una terribile caduta per Marquez, che alla Luco-Poggiosecco va in highside sul bagnato, con la sua Honda che prende fuoco. Per fortuna, non ci sono problemi per il pilota che torna in fretta e furia ai box, ma la sessione viene sospesa con una bandiera rossa.
Probabilmente, l’otto volte iridato ha voluto subito spingere avendo già girato nella prima fase di qualifica ed avendo acquisito una maggiore confidenza rispetto agli altri. Tra i due turni la pioggia è però aumentata, portandolo all’errore che gli è costato la caduta. Pochi minuti dopo, la sessione riparte regolarmente.
Tutti vanno in pista con le slick, con Loris Capirossi che conferma che le condizioni della pista sono davvero molto complicate, visto che non risulta asciutta ma neanche bagnata a sufficienza per le gomme da pioggia. I primi tempi annotati sono più alti rispetto al turno precedente, con Di Giannantonio davanti a Takaaki Nakagami e Marco Bezzecchi.
Il rider del Gresini Racing sembra molto a proprio agio in queste condizioni, ma anche i due del Mooney VR46 Racing Team non sono da meno. Il romano continua ad abbassare i tempi, mentre Fabio Quartararo è sesto, dietro anche all’Aprilia di Aleix Espargaró con la sua Yamaha.
Inizia a spingere anche Pecco Bagnaia, con l’unica Ducati ufficiali rimasta in pista. Di Giannantonio scende ad 1’46”907, mentre il torinese si avvicina portandosi a soli quattro decimi. Bezzecchi si inserisce secondo davanti a Bagnaia, in una momenta tripletta per la casa di Borgo Panigale.
Johann Zarco piazza la zampata in 1’46”875, salendo davanti a tutti. Di Giannantonio torna poi davanti, con Bagnaia, Bezzecchi e Marini inseguono mentre Marquez fa una fatica terribile. Di Giannantonio ce la fa e si prende la pole, battendo per un nulla Bezzecchi e Marini. Alle 14 di domani la partenza della gara.
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