Lin Jarvis risponde alla decisione di RNF Racing di mollare Yamaha per diventare team satellite Aprilia dal 2023.
Yamaha è rimasta sorpresa quando RNF Racing ha annunciato che non avrebbe rinnovato il contratto in scadenza a fine anno e che avrebbe firmato con Aprilia. La priorità delle parti era andare avanti insieme, almeno stando alle dichiarazioni, però poi c’è stato un cambiamento di rotta.
Razlan Razali ha preferito legarsi alla casa di Noale, che gli ha garantito un contratto di due anni con opzione per un prolungamento biennale. L’accordo è stato totale, c’è un progetto condiviso che prevede di puntare su giovani piloti.
Il manager malese torna alle origini, quando guidava la squadra Petronas e aveva nel box rider come Fabio Quartararo e Franco Morbidelli. La sua filosofia è quella di lavorare con i giovani e per questo non ha accettato volentieri piloti esperti come Valentino Rossi e Andrea Dovizioso, che con la sua struttura non hanno ottenuto risultati pur disponendo di una M1 Factory.
Lin Jarvis è stato interpellato dal sito ufficiale MotoGP per commentare la scelta fatta da RNF Racing: “Ovviamente non è una situazione ideale, abbiamo sempre avuto una squadra satellite. Rispettiamo la loro decisione. L’annuncio ci ha sorpreso, è arrivato mentre eravamo in riunione ed è qualcosa di insolito. Il prossimo anno avremo solo due moto in griglia”.
Il managing director Yamaha ammette di essere rimasto sorpreso quando il team di Razali ha ufficializzato la firma con Aprilia e che ci saranno solo due M1 nel 2023. Le altre squadre satelliti presenti hanno già dei contratti con altre case e dunque non ci sono alternative al momento.
A Jarvis viene domandato se il divorzio con RNF Racing lo preoccupi per il futuro: “Sono fiducioso – risponde – perché ci concentreremo sul team ufficiale per rendere la moto più veloce. Il vantaggio principale di avere una squadra satellite è avere maggiori informazioni sulla moto, ma quest’anno nessuno è vicino a Quartararo come velocità e pertanto non utilizziamo i loro dati. Guardando la situazione attuale, non vedo svantaggi per il futuro”.
Effettivamente tra Fabio Quartararo e i piloti della formazione cliente, cioè Andrea Dovizioso e Darryn Binder, c’è un abisso. Le informazioni di questi due non servono al campione in carica MotoGP. E non gli servono neppure quelle del suo compagno Franco Morbidelli, che a sua volta fa tanta fatica e viene sempre battuto nettamente.
Jarvis vede comunque una pecca nel fatto di non disporre più di un team satellite: “Si complica la possibilità di portare dei giovani talenti in futuro. Questo sarà un problema, anche se comunque ora abbiamo due piloti giovani e veloci nella squadra ufficiale”.
C’erano state voci sulla possibilità di un accordo con la VR46 Racing, ma questa è legata a Ducati fino al 2024 e non risultano esserci chance di una risoluzione anticipata del contratto. Da capire se al posto di Suzuki entrerà un nuovo team e se in tal caso possa scegliere Yamaha come partner, anche se la priorità di Dorna Sports è quella di portare un nuovo marchio in MotoGP per rimpiazzare quello di Hamamatsu.
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