A Montecarlo decidono in negativo le scelte errate del box Ferrari. E il team principal Binotto torna a essere in “formato Crozza”.
A Barcellona era la Ferrari la macchina più veloce e ha portato a casa solo il quarto posto di Carlos Sainz Jr, con lo zero in classifica per Charles Leclerc, uscito di scena per la rottura del turbo quando era in testa alla gara. A Monaco, la Rossa è tornata ad avere una superiorità decisamente importante nei confronti della Red Bull ma ancora una volta ha visto gli avversari finirgli davanti. Tutta colpa del meteo sì, che ha decisamente scombinato le carte, ma soprattutto di scelte errate commesse ai box.
Infatti in questa sfida Mondiale tra le due scuderie, oltre all’affidabilità e alla sorte, ci si sta mettendo di mezzo anche la reattività dei due muretti, con la Ferrari e Mattia Binotto che forse non sono troppo avvezzi a giocarsi queste opportunità così importanti e stanno gettando al vento occasioni d’oro.
Binotto e gli errori del box Ferrari
Dopo una grande partenza, con Leclerc e Sainz a difendere le posizioni, la gara si è decisa al pit stop. E la Ferrari ha decisamente sbagliato. Prima non facendo rientrare Sainz dopo la sosta di Perez, che ha montato le intermedie, perché lo spagnolo si è rifiutato per aspettare qualche giro in più e mettere subito le slick dure. E poi facendo rientrare Leclerc per montare le intermedie e richiamarlo qualche giro più tardi proprio in coda allo spagnolo per mettere anche lui quelle da asciutto. Il tutto ovviamente con grande caos, perché prima a Leclerc è stato detto di rientrare, e poi di non farlo, quando ormai il monegasco era in pit.
E così la Rossa da una possibile doppietta, si è ritrovata alle spalle di Perez con Sainz e addirittura al quarto posto dietro a Verstappen con Leclerc. Su una pista dove è impossibile superare, gettando così alle ortiche le chance di vittoria. Subito dopo il traguardo poi, così come in corsa, dal muretto box hanno fatto fatica a contenere la rabbia di Leclerc, decisamente giustificata.
Ai microfoni di Sky Sport, il team principal Binotto però ha subito polemizzato con Red Bull per le due infrazioni commesse da Perez e Verstappen, che dopo il pit stop nell’uscire dai box hanno toccato la linea gialla. Una infrazione in piena regola confermata dalle immagini e che avrebbe dovuto comportare una penalità per i due piloti Red Bull, che non c’è stata: “E’ chiaro che per noi la gara non è finita qui, la FIA ci deve delle spiegazioni, visto che la riga gialla è sacra – ha commentato -. Le note del Direttore di Gara parlano chiaro, si deve stare a destra”.
Poi ha spiegato: “Tra l’altro si era parlato di questo già in Turchia nel 2020 proprio per evitare delle interpretazioni differenti sull’attraversamento della linea o meno perché ci sono delle incongruenze tra le note del Direttore di Gara e il regolamento FIA. Infatti questo parla di “crossing the line”, che vuol dire oltrepassare la riga. In questo caso Verstappen ha toccato di sicuro la linea gialla, e anche Perez. Chiederemo delle spiegazioni ulteriori”. Poi sulla condotta di gara Ferrari ha ammesso: “Abbiamo commesso degli errori, anche a noi dispiace aver sbagliato e aver gettato via un’occasione. Detto questo però se Latifi non avesse tenuto dietro Sainz per mezzo giro e si fosse fatto da parte, Carlos vinceva la gara“.
Su quello più importante comunque ha confessato: “È stato un errore fermare Leclerc, dovevamo lasciarlo in pista per difendere la leadership e poi passare direttamente alle slick. Si tratta di errori che analizzeremo e che ci faranno crescere. Sono eventi che possono capitare”. Binotto che sulle possibile polemiche che potrebbero nascere tra Sainz e Leclerc ha poi detto: “Non c’è nessun problema tra i due, anzi. Carlos nel primo stint ha aperto il gap per proteggere Leclerc. Ci sono stati degli errori nostri. Ora siamo tutti delusi, non c’è un sorriso senza puntare il dito. Siamo uniti, cercheremo di capire cosa è successo. E vogliamo rifarci al più presto”.