Dopo mesi di test drive, la Lamborghini Urus Evo 2022 è pronta ad arrivare nelle concessionarie. Ecco come sarà.
Alla fine del 2017, La Lamborghini ha lanciato sul mercato il suo secondo SUV dopo l’LM002, l’Urus. Ora, dopo cinque anni, la casa automobilistica italiana, da sempre sinonimo di prestazioni sportive e tecnologia, sta ridisegnando con cura il suo pezzo migliore, con un restyling che ormai è pronto a debuttare nei concessionari e sulle strade di tutto il mondo. Che sia il modello preferito parlano i numeri: nel 2020 l’azienda è stata in grado di vendere un totale di 7.430 modelli, di cui il 59% erano Urus. E il 60% dei modelli venduti lo scorso anno sono stati questi SUV.
Che la Lamborghini ci tenga particolarmente a questa Urus Evo lo si è capito dai tanti test effettuati negli scorsi mesi. Dopo essere stata avvistata al Nürburgring, la squadra Lamborghini è tornata a nord per delle prove sulla neve. Ma sono aumentati anche gli avvistamenti sulle strade emiliane e romagnole, vicino alle fabbriche dell’azienda.
Lamborghini Urus EVO, il debutto è vicino
La Urus, che da quando è sul mercato ha ottenuto dalla celebre rivista tedesca Auto Motor und Sport il premio come “Best Car” nella categoria “Large SUV” (per il secondo anno consecutivo) e come miglior SUV nella categoria veicoli importati dalla testata Sport Auto, ormai è pronta a farsi vedere in tutto il suo splendore. Ma cosa sappiamo di questa evoluzione 2022?
Innanzitutto questa Lamborghini Urus Evo ha un nuovo cofano, che ora è costellato di branchie di ventilazione. La bocca del radiatore mantiene la sua forma, ma cambia nella parte centrale e passa da una struttura a nido d’ape a una con lamelle trasversali, che sostituiscono anche le strutture a Y nelle prese d’aria laterali. Vengono modificati anche i pannelli aerodinamici verticali laterali. Nella parte posteriore, salta subito all’occhio come sia diverso il diffusore, oltre ai quattro terminali di scarico che hanno nuove coperture. Anche la grafica dei fanali posteriori sembra essere stata leggermente rivista.
Al suo interno, la Urus cambia sostanzialmente grazie a un sempre più aggiornato sistema di infotainment, oltre a nuovi elementi di assistenza alla guida. Nuovi materiali, così come tessuti e colori, rinfrescano in generale la plancia e non solo di questa Lamborghini. Per quanto riguarda i motori invece, resta il V8 da 4,0 litri, che potrebbe però portare a maggiori prestazioni. Quello attuale eroga 650 CV e 850 Nm di coppia, con uno scatto 0-100 km/h in 3,6 secondi e con una velocità massima di 305 km/h. Possibile che faccia la sua apparizione il sistema ibrido, che già abbiamo visto sulla Porsche Cayenne Turbo S E-Hybrid. Come la Lambo, la Porsche si basa sulla piattaforma MLB Evo e porta sotto il cofano lo stesso otto cilindri, abbinato a un motore elettrico da 136 CV.
E proprio questa versione ibrida sembra quella su cui si punterà forte. Anche perché, come confermato il presidente Stephan Winkelmann, entro la fine del 2024 tutte le Lamborghini saranno ibride. In particolare in una recente intervista a La Gazzetta dello Sport, ha affermato che l’azienda di Sant’Agata Bolognese guarda a vetture più sostenibili dal punto di vista ambientale ma anche più performanti: “Per una azienda come la nostra è il primo passo di un cambiamento più radicale, che prevede sostenibilità senza perdere le proprie radici sportive”.
Tra l’altro l’Urus a breve potrebbe avere anche una “sorellina”. Il presidente Lamborghini infatti ha confermato che è in progetto un quarto modello sullo stile della Urus, “un 2+2 destinato a un uso maggiormente funzionale nel quotidiano”. Le caratteristiche? Sarà sicuramente elettrico, e probabilmente di dimensioni più compatte. Ma di certo un modello come Urus non sarà accantonato.