Acosta in Moto2 ha stabilito un nuovo importante primato: è riuscito a fare meglio di una leggenda come Marquez.
L’ha voluta tantissimo ed è arrivata la prima vittoria di Pedro Acosta in Moto2. Dopo aver buttato via la possibilità di vincere a Le Mans a causa di una caduta, l’obiettivo è stato raggiunto nell’ultimo weekend di gara al Mugello.
Sicuramente la scivolata di Aron Canet lo ha agevolato, però il giovane pilota del team Red Bull KTM Ajo è stato bravo a gestire la sua leadership e a conquistare un meritato successo. Al via è scattato bene e poi ha disputato una gara perfetta.
Il trionfo nel Gran Premio d’Italia gli serviva. Dopo la delusione patita in Francia e anche quelle delle corse prima (zero punti a Austin, Portimao e Jerez), voleva riscattarsi e ci è riuscito. Sta cercando di prendere al meglio le misure di una categoria nella quale è al debutto dopo il titolo mondiale vinto all’esordio in Moto3.
I test pre-campionato avevano un po’ illuso sulla possibilità che fosse subito davanti e che si giocasse la corona iridata, però il 18enne di Mazarron ha bisogno di adattarsi e di crescere per stare costantemente nelle prime posizioni. Il talento non si discute, però non bisogna mettergli troppa pressione. Anche gli errori aiutato a fare esperienza.
Moto2, Pedro Acosta meglio di Marc Marquez
La vittoria conquistata al Mugello è molto significativa per Acosta, che a 18 anni e 4 a giorni è diventato il più giovane vincitore nella storia della Moto2. Ha battuto il record che apparteneva a Marc Marquez, leggenda del Motomondiale e oggi purtroppo alle prese con problemi fisici.
Nella classe inferiore sono ben dieci i piloti che hanno vinto prima di lui, che ci è riuscito a 16 anni e 314 giorni, ma in Moto2 adesso è lui il recordman. Il trionfo in Toscana potrebbe rappresentare la svolta della sua stagione.
Acosta in questo momento è decimo nella classifica generale con 45 punti, a 63 di distanza dai leader Celestino Vietti e Ai Ogura. Difficile mettersi in corsa per il titolo mondiale, però il campionato è ancora lungo e tutto può succedere.
Certamente il giovane spagnolo sa di dover mantenere i piedi per terra dopo la vittoria conseguita al Mugello, vietato montarsi la testa e rischiare di incappare ancora in errori evitabili. Il team Red Bull KTM Ajo deve supportarlo nella maniera opportuna e avendo esperienza con i giovani sapranno sicuramente come aiutarlo a crescere.