Bagnaia può sognare il Mondiale? Ecco come stanno le cose

Al Mugello per Pecco Bagnaia è arrivato un successo la cui importanza è fondamentale. Adesso arrivano i GP della verità.

Ci voleva una domenica così, una di quelle giornate trionfali in cui viene premiata la caparbietà e la voglia di risorgere. Perché è questo che Pecco Bagnaia ha messo in pista al Mugello lo scorso weekend. Nel GP di casa, il pilota Ducati sapeva che prima di ogni altra cosa serviva chiudere lì davanti, senza perdere ulteriore terreno dagli avversari. E lui lo ha fatto, senza indugio, dimostrando quella forza che forse in qualche momento quest’anno lo ha abbandonato.

Pecco Bagnaia (ANSA)
Pecco Bagnaia (ANSA)

Ha sofferto come non mai nella prima parte di stagione il pilota italiano, ma ora è arrivato il momento di mettere la marcia più alta e cominciare a correre. Sul serio. E lo ha capito, così come lo hanno compreso gli avversari. Che da questo momento dovranno fare attenzione a lui.

Bagnaia e l’importanza del Mugello e dei prossimi GP

La caduta di Le Mans aveva fatto discutere eccome. Il sorpasso di Enea Bastianini, poi la caduta poco dopo hanno fatto pensare che Bagnaia si sia fatto prendere troppo dalla foga di recuperare terreno, senza pensare alle conseguenze di un altro zero per la sua classifica. Serviva lucidità, che in quel momento forse gli è mancata, perché sapeva perfettamente che poteva vincere quella gara. E questo lo ha tradito.

Ripartire subito, e proprio di fronte al suo pubblico, non era importante: era fondamentale. Un vero esame di maturità. Chiunque, dopo quanto accaduto, poteva lasciarsi andare alla paura. Invece Bagnaia non lo ha fatto. Si è rimboccato le maniche, ha lavorato sodo e nonostante la lotta lì davanti fosse spietata, non si è lasciato trasportare dall’emotività. Sarebbe stato facile, soprattutto dopo la seconda fila conquistata sabato, che non era il risultato sperato (oltre a quello ideale), mettere in campo una gara tutta cuore. Ma il rischio era troppo alto.

Bagnaia, nonostante una partenza non al top, è stato bravo a recuperare terreno costantemente, senza troppi rischi, solo con una guida pulita e aggressiva al momento giusto, quando c’era da portare il sorpasso. Poi, una volta presa la testa, ha creato quel gap che gli ha permesso di tenere testa a un incredibile Fabio Quartararo che, ancora una volta, ha dimostrato di essere un fenomeno su una Yamaha M1 tutt’altro che competitiva, anche grazie a una scelta della gomma azzeccatissima.

E poco importa che Bagnaia abbia guadagnato al leader della classifica solo 5 punti. E’ vero, ce ne sono altri 41 da colmare da qui a fine stagione, ma Bagnaia al Mugello ha ottenuto qualcosa di più dei punti: la certezza che ha la forza e la maturità giusta per arrivare davanti a tutti, non solo in gara. Che quando è così, difficilmente lo si può battere. E sarà fondamentale mantenere questa condizione fino alla fine. Già a partire dalla Spagna, che è solo l’inizio di una serie di GP dove lo scorso anno perse quel terreno da Quartararo che risultò fondamentale nell’economia del campionato. Barcellona, Sachsenring, Assen, Silverstone e Red Bull Ring: qui si fa il Mondiale, qui si fa Pecco Bagnaia. La prima pietra l’ha messa, ora ne servono altre per consolidare quelle certezze che si stanno creando, a poco a poco.

Gestione cookie