Yamaha avrà solo due moto in pista nella stagione MotoGP 2023. Il team VR46 di Valentino Rossi potrebbe farci un pensierino.
La scissione tra Yamaha e il team RNF costringerà la Casa di Iwata a correre solo con due moto nella prossima stagione di MotoGP. Razlan Razali ha per certi versi “sorpreso” Lin Jarvis con questa decisione, ma la RS-GP è divenuto un prototipo molto appetibile da tutte le squadre private e l’offerta presentata da Massimo Rivola si è rivelata probabilmente più appetibile anche per le casse della squadra targata WithU.
D’altro canto c’è Ducati che di team satelliti ne ha ben tre, quindi può contare su otto moto in griglia. Tra questi c’è anche il team Mooney VR46 di Valentino Rossi, legato da un contratto triennale, fino alla fine della stagione 2024, alla Casa di Borgo Panigale. Da giorni circola nel paddock la voce di un possibile approdo della squadra di Tavullia in Yamaha, progetto fattibile solo tra due anni. In questo momento la formazione diretta da Alessio Salucci non ha nessuna intenzione di stralciare il contratto con il costruttore emiliano.
Yamaha e Valentino Rossi tra sogni e dubbi
Gresini Racing ha un contratto biennale con Ducati Corse, fino alla fine del 2023, ma è improbabile che dopo i recenti successi la squadra di Nadia Padovani molli la Desmosedici. I risultati finora ottenuti, con tre vittorie e due pole position, vanno ben oltre le aspettative e quindi c’è tutta l’intenzione di continua. Pablo Nieto, team manager di Mooney VR46, ha rimarcato l’accordo con la Ducati in occasione del fine settimana al Mugello.
Tuttavia non è detto che questo “squilibrio” di moto satelliti a favore della Ducati continui anche in futuro. La squadra di Valentino Rossi continua ad avere una stretta collaborazione con la Yamaha e in questo momento nessuno degli addetti ai lavori sogna di sbilanciarsi. Ma non è utopia immaginare il team VR46 al fianco della Casa giapponese nel 2024.
Valentino Rossi da un lato è un ambasciatore Yamaha e con il suo team VR46 guida il team Yamaha Master Camp in Moto2 con i piloti Manuel Gonzalez e Keminth Kubo. Resta da vedere se la M1 sarà in grado di rinnovarsi dalla prossima stagione dal punto di vista tecnico. Perché al momento la Ducati Desmosedici GP è una moto che può portare chiunque sul podio, invece la Yamaha sembra competitiva solo nelle mani di Fabio Quartararo.