La Red Bull non ha mai accusato la problematica del porpoising al contrario della concorrenza. Scopriamone la motivazione.
La Red Bull RB18 è la miglior vettura del Circus assieme alla Ferrari. Il team di Milton Keynes e quello di Maranello hanno costruito due vere e proprie astronavi, in grado di fare una differenza netta su tutto il resto della griglia, compresa quella Mercedes che sino allo scorso anno aveva sempre combattuto per la vittoria, vincendo otto mondiali costruttori e sette piloti dal 2014 al 2021.
Proprio la squadra di Christian Horner è riuscita a porre fine a questo dominio con il titolo di Max Verstappen vinto lo scorso anno nel clamoroso finale di Abu Dhabi, dove è riuscito a battere Lewis Hamilton nel discusso appuntamento di Yas Marina. Nel 2022 è avvenuta la tanto attesa rivoluzione regolamentare, ma i “bibitari” sono riusciti comunque a restare al vertice, trovando al loro fianco una nuova avversaria.
La Ferrari ha messo finalmente in pista una macchina degna del suo blasone dopo anni di delusioni e brutte figure, ma nonostante questo deve inseguire in classifica dopo un grande inizio. La Red Bull, nonostante diversi problemi di affidabilità, è già in fuga tra i costruttori, con ben 36 lunghezze di vantaggio sui rivali. Tra i piloti, Verstappen è a +9 su Charles Leclerc ed a +15 sul compagno di squadra Sergio Perez, che vincendo a Monaco si è invitato alla festa mondiale.
Il pessimo rendimento di Carlos Sainz non ha di certo aiutato il Cavallino, che però ne ha combinate di cotte e di crude per favorire la rimonta ed il sorpasso dei rivali. L’imbarazzante strategia di Monte-Carlo e la rottura di turbo ed MGU-H a Barcellona sono costati quasi 40 punti al monegasco, che a questo punto della stagione avrebbe potuto occupare senza problemi la vetta del campionato, ed anche con ampio margine.
Red Bull, ecco perché non soffre di porpoising
Un argomento molto discusso in questa prima parte di stagione è sicuramente quello del porpoising, che la Red Bull non ha però praticamente mai accusato. Prima di spiegarne le motivazioni, è bene tornare sulla “definizione” di questo guaio, che ha causato dei problemi non da poco specialmente alla Mercedes.
Il porpoising è una sorta di stallo aerodinamico, causato dalla crescita costante del carico aerodinamico sull’alettone anteriore. Quando il mainplane si avvicina all’asfalto l’effetto suolo aumenta la sua efficacia, con l’aria che si incanala in modo molto rapido. Tra la superficie superiore e quella inferiore c’è grande differenza di pressione, che causa una perdita di carico aerodinamico piuttosto repentino. Tutto ciò spiega il motivo per cui la monoposto saltella in rettilineo, creando grandi preoccupazione tra tecnici e piloti.
Le squadre, man mano, stanno risolvendo il problema, ed anche Ferrari e Mercedes sono a buon punto. Va detto però che l’unico top team a non soffrirne mai è stata la Red Bull, così come l’Alfa Romeo Racing. Il segreto della RB18 è sicuramente nel fondo e nel diffusore, con un canale centrale nettamente differente rispetto a quello delle rivali.
I raggi che sono situati tra la porzione centrale e quelli laterali si raccordano in maniera particolare, favorendo un miglior sfruttamento dell’effetto suolo che però riesce a regolare quello stallo aerodinamico di cui abbiamo parlato in precedenza. La RB18 riesce così ad essere velocissima sia sui rettilinei che nelle curve veloci, pagando dazio dalla Ferrari solo nel lento.
Questa vettura è la più attaccata al suolo, appunto perché non soffrendo di “pompaggio” i meccanici non sono costretti ad alzarla, come invece avvenuto soprattutto in casa Mercedes. Va detto che, pian piano, le rivali stanno migliorando le loro situazioni, e presto potrebbero risolvere del tutto i propri problemi. Il porpoising verrà presto eliminato.