Nuova Alfa Romeo MiTo “Quadrifoglio”? Ecco come potrebbe essere

E’ stato l’unico modello di utilitaria di Alfa Romeo. La MiTo potrebbe tornare dopo il 2025 e c’è chi ha immaginato anche la versione sportiva.

Alfa Romeo continua spedita nella sua fase di rinnovamento (e ampliamento) della sua gamma. Dopo la Tonale, che è diventato il nuovo prodotto di punta della casa milanese, nel 2023 sarà il momento della Brennero, destinato a essere un modello di punta nella fascia media dei SUV che avrà dalla sua parte anche un prezzo accessibile rispetto alla concorrenza. Un’auto che ripercorrerà gli stilemi di Tonale reinterpretandoli in maniera più sportiva, con una lunghezza di circa 4,30 m e che sfrutterà una nuova piattaforma su cui si baseranno parecchie auto completamente elettriche nei prossimi anni. Infatti l’Alfa Romeo vuole debuttare almeno fino al 2028 con un nuovo modello sul mercato.

Il logo Alfa Romeo (ANSA)
Il logo Alfa Romeo (ANSA)

C’è una macchina però che è rimasta nel cuore di tanti alfisti ed è la MiTo, la più piccola delle Alfa, prodotta dal 2008 al 2018 nello stabilimento di Mirafiori (Torino). Una vettura di cui per ora non è in programma un ritorno imminente ma che stuzzicherebbe molti appassionati del marchio, anche perché è stata l’unica vettura utilitaria prodotta da Alfa Romeo nella sua storia.

Una nuova Alfa Romeo MiTo “cattiva”? Ecco come potrebbe essere

Al suo debutto sorprese tutti per le sue dimensioni ridotte rispetto alle classiche Alfa: una vettura compatta a due volumi basata su un pianale condiviso con la Fiat Grande Punto, con la quale condivideva anche alcuni motori, fra i quali il 1.4 T-jet benzina da 155 cavalli della versione Abarth. Il design era decisamente accattivante, merito del lavoro effettuato dal Centro Stile Alfa Romeo di Arese, che si ispirò molto alla 8C Competizione.

E pensare che non doveva neanche chiamarsi MiTo, con il quale si è voluto rendere omaggio all’Asse Milano-Torino dal quale è nato questo nuovo progetto, dove Milano rappresenta l’Alfa Romeo e Torino rappresenta la produzione del Lingotto. Il progetto ZAR 955 fu denominato subito Junior, ma subito dopo nacque il concorso Alfanaming, che portò alla scelta di Furiosa. Peccato però che il nome non piacque ai vertici della casa milanese che lo scartò subito per adottare quello di MiTo.

Ad oggi, come detto, non è in programma un suo ritorno, ma la testata inglese Autocar sembra certa di una nuova produzione. In particolare sostiene che la nuova MiTo sarà esclusivamente elettrica, visto che l’Alfa Romeo ha annunciato da tempo di voler interrompere la produzione di modelli a motore tradizionale già dal 2025. Potrebbero essere due le possibili piattaforme da cui la nuova Alfa potrebbe nascere: la Fiat 500e elettrica o la e-CMP di PSA, che è servita come base per Peugeot e-208 e Opel Corsa-e.

In realtà già diversi render sono usciti sul web di una nuova MiTo, in particolare quello del noto designer Tommaso D’Amico, che si è dilettato anche nel creare la versione più sportiva della piccola di Alfa, la mitica versione Quadrifoglio, da sempre simbolo della sportività pura del Biscione. “La versione del render prende spunto, come è giusto che sia, dai modelli originari, rinnovata in ogni suo dettaglio con materiali ad altissimo livello tecnologico”, ha scritto il noto web-designer. La carrozzeria mostra i muscoli e si ispira fortemente alla Tonale. All’interno poi la plancia strumenti è fornita di una ricca serie di optional tra cui un sistema di infotainment di ultima generazione. Il motore sarebbe un 2.0 turbo 210 CV AT8 benzina, con cambio automatico.

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