Tutti avrebbero sognato un duello tra Stoner e un altro grande talento della MotoGP. E l’australiano ha rivelato qualcosa in merito.
Tra i grandi campioni del passato che ancora oggi sono rimasti nel cuore dei tifosi c’è senz’altro Casey Stoner. Il pilota australiano, seppur con soli due Mondiali vinti, è considerato uno dei piloti più forti degli ultimi decenni, al livello di Valentino Rossi, Jorge Lorenzo e Marc Marquez. Le imprese con la Ducati ma anche l’anno d’oro con Honda nel 2011 lo hanno reso celebre in tutto il mondo. E le sue linee funamboliche ancora oggi sono imitate da tanti piloti che corrono nel Motomondiale.
Arrivato in 125 nel 2001, fu l’anno successivo il primo in cui disputò una stagione completa e nonostante solo qualche risultato di rilievo si mise subito in evidenza. Diversi erano i colleghi che vedevano in lui le stimmate del campione. Nel 2005 l’unica annata in 250, poi il passaggio in MotoGP in Honda, per poi approdare in Ducati. E fu subito amore. Nel 2007 arrivò un titolo incredibile per Stoner, che mancò il bis nel 2008 fallendo il duello con il grande rivale Valentino Rossi.
Nel 2009 invece, mentre era in lotta per il titolo, le prime avvisaglie di quel malessere che poi lo ha portato al ritiro e che ancora oggi lo affligge. Una stanchezza cronica che gli fece saltare ben tre GP ma dalla quale recuperò, fino ad ottenere nel 2011 un altro titolo con Honda, prima di chiudere la sua esperienza nel 2012, in pratica un anno prima dell’avvento nel team HRC dell’altro fenomeno, quello di Cervera, Marc Marquez.
Stoner e la mancata sfida al fenomeno Marquez
C’è ancora oggi che si chiede come sarebbe andata tra i due la sfida in pista. Marc sarebbe riuscito a battere anche l’australiano? Oppure proprio Stoner avrebbe “ritardato” l’ascesa dello spagnolo? Domande a cui è difficile dare una risposta. Qualcuno prova addirittura ad azzardare l’esito in una sfida ai videogames, proprio per rimanere nel mondo della fantasia.
Ma anche Stoner è stato interpellato su questo argomento da Fox Sports. Perché è evidente che la battaglia tra i due sarebbe stata epica, visto lo stile di guida simile, almeno a livello di spettacolarità. “Mi fanno sempre quella domanda – ha ammesso -. Penso che avrei potuto battere Marc? Sì, in alcune gare. Se lo hanno fatto Andrea Dovizioso, Jorge Lorenzo, Valentino Rossi e Dani Pedrosa, allora avrei potuto farlo anche io“. ma ha anche rivelato: “Marc ha comunque colmato il divario con molte delle sue debolezze e sarebbe difficile da battere”.
Una sfida, quella con Stoner, che almeno a parole è stato un grande rimpianto anche per lo stesso Marquez, anche se la realtà dice altro. Infatti fu l’australiano che confidò a Motorsport.com di aver tentato un riavvicinamento a Honda, ma di essere stato respinto proprio su invito dell’otto volte iridato e del suo management. Marquez infatti era l’erede di Stoner alla Honda e quando l’australiano è rimasto come collaudatore la tensione è andata alle stelle.
“In Honda ero solo un tester occasionale, non avevo nessun altro ruolo e, a dire il vero, non hanno mai sfruttato appieno il mio potenziale”, ha detto Stoner a Motosprint. “Penso che Marquez e tutto il suo entourage si siano sentiti minacciati da me. Non so perché lo pensassero, ma questa è la mia sensazione. Ero in Honda per fare dei test, per provare cose nuove che potessero poi essere trasferite ai piloti ufficiali, quindi ero lì per aiutare Marc. Ma è anche vero che il pilota numero uno è quello che tutti devono seguire”.
In Honda quindi sarebbe stato impossibile vederli insieme battagliare, ad armi pari. E allora chissà come sarebbe potuta esserci questo duello. Forse allora meglio lasciarsi andare all’immaginazione…