E’ terminata la prima giornata di azione sul circuito dell’Azerbaijan per la F1. Nessuna grossa sorpresa, con un ping pong Red Bull-Ferrari.
Dopo una prima sessione che ha visto le due Red Bull di Perez e Verstappen chiudere a panino la Ferrari di Leclerc, prende il via la seconda sessione di libere sul tracciato di Baku.
Ad aprire le danze al semaforo vedere, proprio le due Rosse di Charles e Sainz, entrambe su gomma media. Stessa scelta per l’Alpine di Ocon. Hard invece per le due McLaren.
Non mancano gli errori nei primi minuti, come un lungo di Norris. Intanto nel box Red Bull si lavora alacremente sulla monoposto di Max a seguito di una forte oscillazione del flap del DRS nel giro di installazione.
Subito in azione anche Schumacher e Latifi, alle prese nelle FP1 con problemi tecnici.
I primi riscontri cronometrici sono un botta e risposta tra le due vetture del Cavallino con Carlos che piazza un 1’45″118 e il monegasco che risponde con un 1’43″806.
Dopo una prima parte di turno dedicata alla distanza, quando ci si avvicina alla metà i team cominciano a montare le coperture soft.
Rispetto al primo pomeriggio l’Aston Martin sembra leggermente più in forma e vicina alla top 10 con Vettel.
F1: la Ferrari risponde alla Red Bull
Anche con un fondo più gommato continuano i lunghi da parte dei piloti. Tra questi Magnussen e Stroll che hanno fatto sventolare la bandiera gialla. Brivido pure per Albon con un bacio alle barriere della curva 17 e per il solito Schumacher.
Leclerc sembra avere il passo migliore del gruppo. Nessuno infatti è in grado per il momento di raggiungere il suo 1’43″224 segnato su mescola soffice.
A cinque minuti dal termine Alpha Tauri e Alpine confermano il potenziale espresso in precedenza. Più in difficoltà Hamilton su Mercedes.
Charles avverte una perdita di potenza. Via radio il suo ingegnere lo tranquillizza sostenendo che è tutto normale. Dopo i fatti di Monaco, il 24enne pare aver perso un po’ della consueta fiducia nel suo box.
Alla bandiera a scacchi Leclerc resta davanti precedendo le RB18 di Perez e Verstappen con un margine di tre decimi e mezzo. Quarto l’ottimo Alonso, quindi Sainz, andato lungo proprio nell’ultimo tentativo utile e Gasly. Seguono Russell, Tsunoda e Ocon. In pratica i nomi delle libere 1.