Si è presentato su una Ape 50 convinto di tornare a casa con una Ferrari. Contadino deriso in un autosalone di Prato.
Chi ha detto che per guidare una nuova e fiammante vettura di Maranello si debba per forza indossare giacca e cravatta o essere famosi? A volte basta un colpo di fortuna.
Lo sa bene Andrea Vettori, come molte persone, animato dal desiderio di comprarsi una vettura di lusso. Il problema è che quando si è recato dal concessionario per l’acquisto non è stato preso seriamente.
L’evento che gli ha cambiato la vita
Il motivo è semplice. L’uomo di lavoro fa il contadino. Quindi non esattamente il tipo di persona che ci si aspetterebbe in grado di farsi un simile regalo.
Ma entriamo nel dettaglio. Presentatosi all’autosalone vestito in maniera “casual” alla guida di una Ape 50, suo consueto mezzo di trasporto, dopo aver chiesto una Ferrari è stato deriso. In pratica, il venditore, era convinto che si trattasse di uno scherzo. Ed invece il signore, il denaro per pagarsi il bolide l’aveva eccome.
Non proveniente dai suoi guadagni, ovviamente, ma da un’eredità. Come se si trattasse di una qualsiasi delle opere di Charles Dickens, l’umile si è trasformato in milionario grazie ad un lascito di un vecchio parente. Nella fattispecie parliamo di uno zio, tale Giuseppe, venuto a mancare prematuramente.
La Ferrari è già nel 2022: omologato il telaio della nuova auto
Le caratteristiche della Ferrari acquistata
Rimasto folgorato dalla F430 esposta in vetrina, il 57enne non ha voluto sentire ragioni e malgrado l’atteggiamento poco amichevole degli addetti alla vendita, ha insistito e alla fine staccato un assegno che ha messo tutti d’accordo, o meglio ha fatto capire che si trattava di una questione seria.
Costruita dal Cavallino tra il 2004 e il 2009, la berlinetta è succeduta alla 360 Modena. Dotata di motore a benzina V8 da 4.308 cc, vanta 490 CV a 8.500 giri/min e 465 Nm di coppia a 5.250 giri/min, l’80% dei quali al di sotto dei 3.500 giri/min.
Come ci si deve attendere da una supercar del genere, anche la velocità è notevole. In grado di toccare una “top speed” di 315 km/h, passa da 0 a 100 in soli 3,6 secondi.
Insomma, una vera bestia che Vettori potrà ora sfoggiare tra le strade di Prato e della Toscana. Una bella storia che oltre ad insegnarci che le apparenze non sono tutto, ci dice anche che la sorte può sempre girare a proprio favore. In questo caso l’unico interrogativo che rimane è. Riuscirà un agricoltore a mantenere una macchina tanto impegnativa?